Author Topic: studio del suono e posizioni alternative.  (Read 1078 times)

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Offline fcoltrane

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studio del suono e posizioni alternative.
« on: January 29, 2014, 01:44:57 PM »
questa che chiedo è una curiosità che sto sperimentando in questi giorni.
prima indicherò (e me ne scuso perchè ricaccio sempre il discorso del sax) una tecnica di studio del suono sul sax.
con il sax si studiano gli armonici e dal suono di questi (che è fisiologicamente con più suono  ) si paragona l'analogo suono sulle posizioni normali.
con la tecnica si riesce a far suonare i suoni delle posizioni normali come quelle dell'armonico (perchè l'altezza della nota è la stessa).

passiamo alla tromba : alcune note come ad esempio il sol subito sopra il pentagramma si possono prendere alternativamente con tre posizioni diverse.
a vuoto , primo e terzo pistone ; primo e secondo.
ciascuna di queste posizioni produce (dovrebbe produrre la stessa nota) ma singolarmente accade che la nota differisca.
o per risonanza o per altezza , o per corpo ecc..

anche voi trombettisti studiate per rendere tre note che nascono in maniera diseguale eguali?
ho è un tipo di studio che nessuno affronta in questa maniera?

dico questo perchè quando le note sono le stesse (il sol è sempre lo stesso) il confronto con l'omogeneità di volume intonazione timbro risonanza corpo è molto più semplice.
le diversità infatti sono più facili da sentire

Offline Bobby

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #1 on: January 29, 2014, 01:58:49 PM »
Le poszioni alternative si usano esclusivamente se il passaggio da fare risulta ostico (o si usano solo per fare esercizi per la diteggiatura e la flessiblita'). Generalmente nessuna posizione altenativa da il suono della posizione normale, quindi perche correggerlo? Se si usa la posizione alternativa e' perche il passaggio e' talmente veloce che non vale la pena correggerlo.
Almeno questa e' la teoria che ho imparato,  difatti quando vedo quelli che sistematicamente suonando le  usano (specialmente quelli di vecchia scuola e in banda, che fanno il MI primo rigo col 3° pistone o il SOL secondo rigo con 1-3°.....)
Io il terzo pistone da solo non l'ho mai usato manco in un esercizio, senno' cosi le posizioni diventerebbero 8 e non 7
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Offline fcoltrane

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #2 on: January 29, 2014, 02:43:20 PM »
"Almeno questa e' la teoria che ho imparato,  difatti quando vedo quelli che sistematicamente suonando le  usano (specialmente quelli di vecchia scuola e in banda, che fanno il MI primo rigo col 3° pistone")
anche Bosso a volte utilizza quella posizione per il mi .
ed è proprio dalla osservazioni di questo grande musicista che mi chiedevo se era un aspetto che si studiava.
(rendere intonata e rispondente alle proprie esigenze una nota a prescindere dalla posizione).

Offline Locutus2k

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #3 on: January 29, 2014, 02:50:04 PM »
Come dice Bobby le posizioni alternative sono un escamotage utile in passaggi particolari, dove semplificano il tutto. Ad esempio: se devi fare un trillo la/lab userai il terzo pistone per fare il la. Di base, tranne alcune eccezioni (il mi col terzo pistone, ad esempio, che in molte trombe è più intonato rispetto la posizione classica 12), le posizioni alternative sono stonate e non andrebbero usate se non per motivi di studio (legato di armonici etc.).
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Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #4 on: January 29, 2014, 02:58:58 PM »
......................
Io il terzo pistone da solo non l'ho mai usato manco in un esercizio, senno' cosi le posizioni diventerebbero 8 e non 7
Trovo che le posizioni della tromba comunque restano sette, è comprensivo in ogni posizione l'utilizzo degli armonici. A riguardo la vecchia scuola. forse sbagliava nell'insegnare l'utilizzo del 3° per il Mi (Re di effetto) nella scala a salire e a scendere l'utilizzo di 1° e 2°, ma non obbligava nessuno a farlo, difatto sono di vecchia scuola e utilizzo il 3° solo nei passaggi veloci e nello studio. La vecchia scuola che tanto viene vilipesa, spesso ha tirato fuori i professionisti di oggi. smil
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Offline Norman

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #5 on: January 29, 2014, 03:00:55 PM »
Non so come funzioni sul sax, so che si usano le "false posizioni", ma credo che con la tromba non sia un grande problema. Quasi tutti gli esercizi sulla flessibilità, per esempio, consistono in armonici legati mantenendo la stessa posizione, e quindi si finiscono per suonare molte note usando posizioni non "standard", ma questo non costituisce il minimo problema, perché l'obiettivo è imparare a produrre un suono uniforme su tutto il registro, a prescindere dalla posizione usata. Quindi non ho mai sentito di studi specifici sul rapporto tra suono delle posizioni standard e suono delle false posizioni. La differenza più rilevante tra una posizione ed un'altra è fondamentalmente l'intonazione, e lì si che è importante capire come varia l'intonazione da una posizione all'altra per poter comprendere come scegliere la posizione ottimale da utilizzare secondo quello che si deve suonare, tenendo in considerazione la comodità della diteggiatura, l'intonazione appunto, le eventuali correzioni con le pompe e via dicendo. Sappiamo che il suono migliore si ottiene se si suona sulla centratura corretta, e questo vale per ogni posizione: l'obiettivo è appunto capire come farlo nella maniera più comoda.
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Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #6 on: January 29, 2014, 03:19:09 PM »
Non so come funzioni sul sax, so che si usano le "false posizioni", ma credo che con la tromba non sia un grande problema. Quasi tutti gli esercizi sulla flessibilità, per esempio, consistono in armonici legati mantenendo la stessa posizione, e quindi si finiscono per suonare molte note usando posizioni non "standard", ma questo non costituisce il minimo problema, perché l'obiettivo è imparare a produrre un suono uniforme su tutto il registro, a prescindere dalla posizione usata. Quindi non ho mai sentito di studi specifici sul rapporto tra suono delle posizioni standard e suono delle false posizioni. La differenza più rilevante tra una posizione ed un'altra è fondamentalmente l'intonazione, e lì si che è importante capire come varia l'intonazione da una posizione all'altra per poter comprendere come scegliere la posizione ottimale da utilizzare secondo quello che si deve suonare, tenendo in considerazione la comodità della diteggiatura, l'intonazione appunto, le eventuali correzioni con le pompe e via dicendo. Sappiamo che il suono migliore si ottiene se si suona sulla centratura corretta, e questo vale per ogni posizione: l'obiettivo è appunto capire come farlo nella maniera più comoda.
Garnde nell'esposizione come sempre.
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Offline fcoltrane

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #7 on: January 29, 2014, 03:44:31 PM »
Norman sei stato preciso e puntuale  come al solito.
il procedimento che hai illustrato è molto chiaro e credo che per seguirlo e massimizzare i risultati è necessario avere ben presente quelli che sono i riferimenti di omogeneità per tutte le componenti del suono.
ad esempio sono convinto che molti di voi sono in grado di sentire e suonare  aspetti del suono della tromba che per me sono soltanto concetti teorici.
quando mi dici che "la differenza più rilevante tra una posizione e l'altra è fondamentalmente l'intonazione  " implicitamente mi dici pure che le differenze (se pur meno rilevanti) sono anche altre.
volume , timbro, corpo ecc..
capisco quindi che una nota che nasce stonata si impara a piegarla alle proprie esigenze (con l'utilizzo della pompa o degli altri strumenti per piegarla)
così come una nota che nasce poco risonante si impara a suonarla risonante , così anche per gli altri aspetti.(timbro volume  ecc)

Offline fac

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Re:studio del suono e posizioni alternative.
« Reply #8 on: January 29, 2014, 04:14:49 PM »
My 2 cents: a me risulta utile studiare il buzzing con aggeggi tipo berp oppure con il leadpipe buzzing che permettono di mantere la stessa posizione che si usa quando si suona,  soprattutto muovendo i pistoni, perché spesso si fa l'errore di affidare il passaggio tra le note alla sola tromba e inevitabilmente si finisce fuori centro, mentre ogni nota necessita di una sua specifica vibrazione.  Come al solito correggetemi se sbaglio,  ciao!