Author Topic: Standard Jazz  (Read 6703 times)

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Offline musicmanx

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Standard Jazz
« on: February 04, 2014, 05:08:42 PM »
Mi accingo con il mio insegnante a studiare i miei primi standard . e per la prossima volta devo portare now's the time .
sul real book e' scritto dritto ( senza note puntate ) ne ho trovata un altra versione con le note puntate ma sul finale fa note completamente differenti.
Poi ho ascoltato le varie versioni su youtube di parker e di altri. Insomma ognuno lo fa e lo scrive come " caz " gli pare .
Quindi ??
come funziona??
i vary real book sono le versioni piu standard o no ??
aiutatemi perche' non ci sto' capendo una mazza.  doh doh
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline xadhoom

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Re:Standard Jazz
« Reply #1 on: February 04, 2014, 05:20:45 PM »
ma anche con improvvisazione o solo il temino?
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Offline musicmanx

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Re:Standard Jazz
« Reply #2 on: February 04, 2014, 05:26:38 PM »
ma anche con improvvisazione o solo il temino?


ovviamente per quanto riguarda lo spartito intendo solo il temino.
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline fcoltrane

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Re:Standard Jazz
« Reply #3 on: February 04, 2014, 06:21:40 PM »
questo che descrivi solleva una questione che ancora oggi è risolta da ciascuno in maniera diversa.
molti jazzisti evitano di inserire nella trascrizione le indicazioni del fraseggio.
alcuni però sono in grado (grazie ad un orecchio straordinario) di suonare esattamente lo stesso fraseggio (pur senza le indicazioni sullo spartito.
altri sono in grado di sentirle e di scriverle .

il mio consiglio è di confrontare le trascrizioni che hai a disposizione con le versioni originali del disco , (ad esempio nell'omnibook di Parker in bb , o a quelle dei real book in bb).
dall'ascolto del disco originale hai la possibilità di verificare il fraseggio e la bontà della trascrizione.
in ciascuna versione ti accorgerai come di volta in volta Gillespie Davis Bird interpretano il brano.

Offline musicmanx

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Re:Standard Jazz
« Reply #4 on: February 04, 2014, 06:43:01 PM »
ero convinto che la parola Standard avesse un significato maggiore
comunque grazie

Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline fcoltrane

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Re:Standard Jazz
« Reply #5 on: February 04, 2014, 07:01:25 PM »
gli standards sono a volte interpretati in maniera diversa .
alcuni standard proprio perchè suonati da alcuni musicisti possono essere addirittura stravolti.
questo non solo dal punto di vista della notazione e del fraseggio ma anche degli accordi. (con sostituzioni che rendono il brano molto diverso)
spesso infatti il realbook inserisce lo spartito con l'indicazione della versione.

Offline eugeniovi

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Re:Standard Jazz
« Reply #6 on: February 04, 2014, 08:58:59 PM »
ero convinto che la parola Standard avesse un significato maggiore
comunque grazie

Nessun Jazzman ha mai interpretato uno standard uguale ad un altro musicista, e molte volte neanche uguale a se stesso, e' una cosa normale Per standard vale solo il titolo ( certe volte neanche gli accordi) , non l'interpretazione.   Circola un real Book non proprio ufficiale con delle trascrizioni di brani e standard il piu' delle volte diverse. Scegline uno che ti piace, prendi una versione di chi ti piace(possibilmente fai o trova la trascrizione) e fallo uguale. Ciao

Offline eugeniovi

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Re:Standard Jazz
« Reply #7 on: February 04, 2014, 09:07:04 PM »
Trane scusami ma non avevo letto la tua risposta, ho scritto piu'o meno le stesse cose.  :-[

Offline musicmanx

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Re:Standard Jazz
« Reply #8 on: February 04, 2014, 09:16:51 PM »
quindi riepilogando :
Gli standard jazz non sono altro che le performance( registrazione o live ) di un determinato autore trascritte da " ignoti " su pentagramma ??
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline Myskin

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Re:Standard Jazz
« Reply #9 on: February 04, 2014, 09:33:06 PM »
No, gli standard jazz sono brani famosi che se fai jazz non puoi non saper fare. Chiaramente si presuppone che tu li sappia interpretare a modo tuo, per questo ci sono le varie versioni di tizio piuttosto che caio ecc ecc.
Il termine standard si riferisce al fatto che sono brani conosciuti da tutti (e quindi anche da una band che dovrebbe accompagnare) e quindi é bene che ognuno impari durante lo studio.
Poi lo studio delle varie versioni dei vari jazzmen é ancora più utile per  capire come il brano sia stato affrontato nell'interpretazione dai vari personaggi, nelle varie epoche.
La maggior parte di questi brani sono nata già scritti (vedi Summertime) e poi qualcuno a trascritto i vari assoli dei vari interpreti. Altri sono brani popolari (When the saints go marching in) prima o poi trascritti da qualcuno. Poi ci sono i grandi classici, tipo La società dei magnaccioni oppure roba dé chiesa, tipo "Piso pisello l'amore é tanto bello", ma ti consiglio di andarci cauto con questi masterpiece.  pollices
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Offline Norman

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Re:Standard Jazz
« Reply #10 on: February 05, 2014, 03:45:05 PM »
Quoto quello che dice Myskin qui sopra, ed aggiungo che il Real Book è nato come trascrizione di specifiche versioni (sulle edizioni vecchie c'è anche scritto il riferimento preciso di molti brani), ma non va interpretato come una "Bibbia". Per esempio è noto che la versione di Autumn Leaves che c'è sul Real Book originale è in una tonalità inusuale, mentre quella "canonica" è quella che si trova sull'Aebersold.

Di conseguenza anche i temi che trovi sul Real Book sono solo un'indicazione della melodia, ma a livello di articolazione e a volte anche di scansione ritmica ci sono innumerevoli varianti.

Ti consiglio di studiare il tema così come è scritto sul Real Book, poi per le variazioni c'è tempo.

Gli Standard sono in pratica dei brani che, per varie ragioni, sono entrati a far parte del repertorio jazzistico, sono un canovaccio su cui poi si costruisce l'improvvisazione, e l'improvvisazione coinvolge tutti gli aspetti del brano, l'organico, la melodia, il ritmo, il tempo, l'armonia... Quasi mai gli standard vengono suonati come l'originale. Capita soprattutto per gli "standard" più moderni, cioè i brani che nascono già nel contesto del jazz (come per esempio Cantaloupe Island di Herbie Hancock, un pezzo popolarissimo e che viene quasi sempre suonato in maniera molto aderente all'originale). Peraltro quasi mai la melodia viene suonata esattamente come è scritta sul Real Book, perché per i canoni jazzistici risulta troppo "quadrata". Ancora una volta vale l'esempio di Autumn Leaves, che praticamente nessuno suona come è scritta, ma abbondantemente interpretata ritmicamente.

Now's the Time invece è una melodia abbastanza "consolidata".
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Re:Standard Jazz
« Reply #11 on: February 05, 2014, 03:46:56 PM »
Quoto quello che dice Myskin qui sopra, ed aggiungo che il Real Book è nato come trascrizione di specifiche versioni (sulle edizioni vecchie c'è anche scritto il riferimento preciso di molti brani), ma non va interpretato come una "Bibbia". Per esempio è noto che la versione di Autumn Leaves che c'è sul Real Book originale è in una tonalità inusuale, mentre quella "canonica" è quella che si trova sull'Aebersold.

Di conseguenza anche i temi che trovi sul Real Book sono solo un'indicazione della melodia, ma a livello di articolazione e a volte anche di scansione ritmica ci sono innumerevoli varianti.

Ti consiglio di studiare il tema così come è scritto sul Real Book, poi per le variazioni c'è tempo.

Gli Standard sono in pratica dei brani che, per varie ragioni, sono entrati a far parte del repertorio jazzistico, sono un canovaccio su cui poi si costruisce l'improvvisazione, e l'improvvisazione coinvolge tutti gli aspetti del brano, l'organico, la melodia, il ritmo, il tempo, l'armonia... Quasi mai gli standard vengono suonati come l'originale. Capita soprattutto per gli "standard" più moderni, cioè i brani che nascono già nel contesto del jazz (come per esempio Cantaloupe Island di Herbie Hancock, un pezzo popolarissimo e che viene quasi sempre suonato in maniera molto aderente all'originale). Peraltro quasi mai la melodia viene suonata esattamente come è scritta sul Real Book (tranne i brani veloci, soprattutto bebop), perché per i canoni jazzistici risulta troppo "quadrata". Ancora una volta vale l'esempio di Autumn Leaves, che praticamente nessuno suona come è scritta, ma abbondantemente interpretata ritmicamente.

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Offline Locutus2k

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Re:Standard Jazz
« Reply #12 on: February 06, 2014, 11:22:07 AM »
Studia la "prima partitura che ti capita" del tema assegnato e pensa a farla bene come è scritta. Poi, con l'insegnante, studierai gli accenti e le varie espressioni che magari saranno diverse da quelle indicate su quella e/o altre partiture.
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Offline musicmanx

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Re:Standard Jazz
« Reply #13 on: February 06, 2014, 11:31:14 AM »
intanto grazie a tutti per le risposte.
ma una cosa ancora non la capisco

questa e' la now's the time cje si trova in giro e su internet
http://www.psm.nysa.com.pl/10_kurs_big_bandow/in%20Bb/Now's%20the%20time.jpg

ma non esite nessuno  che la suona cosi' . A cosa serve trascriverla cosi' se c'e' la possibilita di scriverla sicuramente meglio ( almeno con gli ottavi puntati ) ??

« Last Edit: February 06, 2014, 11:50:43 AM by musicmanx »
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Offline Locutus2k

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Re:Standard Jazz
« Reply #14 on: February 06, 2014, 12:09:04 PM »
That's Jazz, baby  8)
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