http://www.youtube.com/watch?v=yrxGt20rr4Uquesto ragazzo è davvero forte, perchè non soltanto spiega quello che si suona ma poi lo suona.
(per chi no conosce l'inglese è comunque utilissimo)
qui un esempio proprio sullo standard che chiedevi (e con due modi diversi di suonarlo)
per avere una visione completa è utile anche la lezione precedente .
rispondo qui ad un altro messaggio sullo studio 18 dell' Arban e sulla utilità di uno studio di quel tipo per imparare anche il fraseggio jazz.
sono convinto che accrescere la propria tecnica strumentale sia utile anche per imparare il fraseggio jazz.
se sai gestire le dinamiche , sai utilizzare la lingua e hai un "buon" controllo del suono , hai gli strumenti per poter fraseggiare jazz.
purtroppo però alcuni di questi aspetti sono prevalenti rispetto agli altri.
in pratica l'ideale sarebbe avere un gran bel suono e un fraseggio omogeneo (e quelli che suonano ad alto livello lo hanno) ma se hai una buona gestione della dinamica e un buon controllo della lingua puoi saper fraseggiare pur non avendo un suono "bello o omogeneo".
la rete è piena di musicisti (non solo trombettisti) che hanno grande conoscenza del linguaggio , ed ottima pronuncia ma con un suono così così.( anche ad altissimi livelli quando qualche trombettista ha la possibilità di contrapporsi a W. Marsalis dal confronto si possono trarre utili indicazioni, e lo dico dal punto di vista della omogeneità del fraseggio e della conoscenza del linguaggio ad esempio ).
tutto questo discorso come è legato all'esercizio 18 dell'arban ?
l'esempio di Porter mi sembra il più indicativo perchè più di molte parole suona quelle che sono le priorità e differenze.