Author Topic: Taylor  (Read 9337 times)

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Offline fac

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Re:Taylor
« Reply #30 on: February 05, 2014, 01:54:08 PM »
Dico la mia: secondo me Taylor, con il suo modo di aprocciare il mercato sconfinato dellle trombe, è una delle ultime prove del fatto che per vivere di trombe non si è per forza costretti ad essere una gigantesca multinazionale (Yamaha) oppure per forza l'artigiano 2.0 che crea innovazioni con potere mistico al prezzo di una automobile (Monette). Taylor ha scelto di restare fedele a se stesso, di scegliere personalmente a chi e con chi parlare delle sue trombe, non sempre si deve "sfondare" a tutti i costi. La maggior parte delle prime trombe in orchestra non suona Taylor? Poco male, in un mondo in cui già una 37 laccata viene guardata storta non mi sembra ci sia molto spazio per l'nnovazione. Nelle maggior parte delle bande non si suona Taylor? Chissene, per fare Noi vogliam Dio basta la amati del 25.... Infine, per quanto riguarda gli accessori, credo che sia una ulteriore prova delle serietà dell'artigiano: chi frequenta il mondo della tromba da qualche anno credo che si sia ormai stancato degli "appesantitori per acuti", delle pompe tonde quadre curve storte...,ecc. La tromba è così, prendete e suonatene tutti! Ciao

Offline fcoltrane

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Re:Taylor
« Reply #31 on: February 05, 2014, 02:06:22 PM »
alcune risposte sono in grado di darle pure io:
perchè ad oggi la Monette è "migliore" della Taylor.
considerando con questo termine non tanto il rapporto prezzo qualità ma solo qualità punto.
Taylor è parco di descrizioni perchè è una persona onesta e per lo stesso motivo si rende conto che Monette per alcuni aspetti è in questo momento davanti a tutti.
ma se tanto mi da tanto basterà aspettare un po di anni e magari queste differenze verranno meno.
la mia idea è sempre la stessa , per noi fruitori la concorrenza leale è solo un valore aggiunto come l'informazione .
ad avercene artigiani appassionati e che siano in grado di trasmettere la loro arte. (o anche solo alcuni principi base)
la mia esperienza mi porta a ritenere che da questa gente ci sia solo da imparare (e non mi riferisco solo a Taylor o a Monette ma a chiunque con passione si dedichi allo studio o alla costruzione di strumenti musicali.

Offline fac

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Re:Taylor
« Reply #32 on: February 05, 2014, 02:20:38 PM »
Concordo, ogni tanto ( e secondo me vale per tutti i campi, non solo nel mondo della tromba) fà anche piacere non essere trattati da stupidi, o da "polli" da fregare in ogni momento e a qualunque costo.

Offline fabiodb

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Re:Taylor
« Reply #33 on: February 05, 2014, 02:25:24 PM »
comunque ho aperto il post e lo commento sembro un denigratore o uno scettico ma oggi ho fatto il bagnetto a queste    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=743277275689925&l=6fb9a80074

Offline fac

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Re:Taylor
« Reply #34 on: February 05, 2014, 02:35:10 PM »
Se ti riferisci a me, mi dispiace che sia questo il messaggio che traspare, non era assolutamente mia intenzione dipingerti come denigratore, mi riferivo alla situazione generale anche perchè mi era parso che la discussione si fosse spostata in quel senso. Io le Taylor non le ho neanche mai provate, figurati se mi metto a dar giudizi su qualcuno che ne possiede due. In ogni caso, se vogliamo tornare al messaggio iniziale, mi permetto di girarti la domanda così: perchè cerchiamo sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso non ancora sperimentato nel campo trombettistico? Ci spinge semplice curiosità o siamo stati abituati a produttori e commercianti che da anni  cavalcano l'insoddisfazione dei trombettisti e la loro eterna ricarca del Santo graal? Ovviamente, non mi riferisco a te in particolare ma a tutti noi, io in primis, che corriamo dietro all'irragiungibile "bocchino per acuti"!

Offline fabiodb

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Re:Taylor
« Reply #35 on: February 05, 2014, 02:49:32 PM »
Fac assolutamente ho pensato questo, l'ho scritto perchè ho posto delle domande in modo provocatorio, e ognuno dice la sua, giustamente, e va benissimo così, siccome io con la tromba in mano mi sento un bimbo al luna park, ho solo provato a capire quante idee e visioni e punti di vista ci possono essere in una domanda circoscritta, io faccio parte, come si è capito di quelli che piace, nella sostanza,  il fronzolo, anche se inutile. la questione del bocchino è diversa però, per me è solo curiosità e solo perchè non ho soldi sufficienti altrimenti avrei a casa tutta la serie monette e taylor e wedge più tutte le trombe possibili e immaginabili, ho già 45 anni la tromba per me è una passione  non di certo un lavoro, per cui tratto la cosa come tale, come un gioco, per giunta costoso, capisco anche però  chi decide per una attrezzatura e se la tiene a vita, punti di vista rispettabili! ...poi io non ho problemi a cercare il bocchino per gli acuti...... sbellicars   sbellicars

Offline anrapa

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Re:Taylor
« Reply #36 on: February 05, 2014, 03:01:16 PM »
provocazione ON   uno potrebbe pensare che sia: perché così almeno non me li smarronano più dopo che me la sono venduta!.....
provocazione OFF   facciamo una riunione a casa tua con Taylor in persona che risponde a queste  domande......  felicissim

:)

L'abbiamo fatto una volta l'incontro con Taylor in Italia (grazie ad Andrea Giuffredi che ci ospitò in civica).
Il succo di tutto quanto è: quale clientela voglio avere, quanto tempo posso dedicare al cliente e qual'è il livello di comprensione del cliente?

Considerando che i trombettisti che hanno piena e vera coscienza di cosa influenza veramente il comportamento dello strumento sono dannatamente pochi al mondo che senso avrebbe buttarsi nella mischia contro produttori-assemblatori-martellatori che non hanno neanche vagamente idea del perché i proprio strumenti non funzionano? E fra quelli che arrivano a capire che ch'è qualcosa che non funziona nel proprio prodotto quanti sono disposti ad ammetterlo distruggendo così il proprio business?

Spostandosi invece sul lato cliente, come puoi batterti ad armi pari con quelli che a malapena la sanno tenere in mano la tromba ma pontificano a più non posso nei forum? Tu puoi usare le più fini argomentazioni ma questi ti sotterreranno sempre con un rutto o, se va bene, con una frase priva di significato ma magari piena di paroloni del quale senso non sono a conoscenza.

E' una battaglia che nessuna persona sana di mente combatterebbe.

Fa benissimo Monette a "spendere" i propri dipendenti (quasi tutti magnifici musicisti!!!) e i clienti migliori in video che dimostrano "hands down" che c'è un abisso fra le sue trombe ed una... Parrot? (tanto per non offendere nessuno)
Taylor non ne ha voglia o bisogno o possibilità: per ragionare in milionesimi di pollice bisogna avere macchinari di un certo tipo, per parlare di risonanza-intonazione-proiezione e di altri concetti "avanzati" bisognerebbe sentire dal vivo e, SOPRATTUTTO, bisognerebbe avere un orecchio educato a percepire certe cose.

Non dimentichiamoci che neanche Monette è al riparo da critiche, sono una miriade quelli che lo criticano solo perché costa tanto. Altri non riescono neanche a percepire la differenza di intonazione fra una Monette ed una... J.Michael?
E poi ci sono gli inossidabili della Martin Committee (io li chiamo così e non con intento denigratorio), quelli che cioè sono attaccati al passato, ad un feeling che oggi non esiste più, ad un suono che le trombe di oggi non ti possono dare perché è frutto di notevolissimi difetti costruttivi. Non sono da biasimare, il gusto è gusto ma non puoi scendere sullo stesso campo di battaglia con chi ti dice che la sua spada è migliore perché è rossa mentre la tua è verde. Non è così che si misura oggettivamente il valore di uno strumento, quello è gusto puro e semplice.

Non potendo quindi confrontarsi con i forum, le recensioni sulle riviste "specializzate", la pubblicità di pentolame stile Mastrota che si fa su FB, le schiere di finti endorser, la politica di prezzi aggressiva che solo una multinazionale può fare per buttare fuori dal mercato i concorrenti, le acquisizioni dei marchi minori, i concerti e le masterclass gratuiti per gli spettatori ma onerosissime per il produttore... cosa rimane al piccolo artigiano che, diversamente dai grandi gruppi o dagli "artigiani per modo di dire", ha un prodotto innovativo ma non la possibilità di combattere?

Si sceglie la clientela, o almeno cerca di farlo il più possibile.

Parliamo di numeri: capacità produttiva di Taylor: 60-80 trombe l'anno. Se ne vende una all'anno per ogni paese sviluppato del mondo ha già risolto il problema. Limitiamo il campo ai venti paesi più avanzati e ricchi? Bastano 3 o 4 trombe l'anno. Vogliamo dire che gli USA da soli valgono 20-30 trombe l'anno? Agli altri paesi basta prenderne due o tre...

Vogliamo incrementare la produzione a 100 trombe? Quelle venti trombe in più quanto rovinano la qualità del prodotto? Qual è la ricaduta in termini di immagine? Fare 20 trombe in più all'anno quanto tempo al divertimento ruba a chi le fa? Quante meno sperimentazioni si possono fare se devi andare in "catena di montaggio"? Quanto meno tempo puoi passare al telefono con il cliente prima, durante e dopo la vendita dello strumento?

Chi ha preso una tromba da me sa che nel 90% dei casi ha ricevuto un servizio che si è sviluppato fino a diventare un'amicizia che prescinde dallo strumento. Chi è venuto da me ha ricevuto tutte le informazioni possibili e immaginabili, incluso il consiglio a non comprare la tromba se il modo di suonare non è adatto allo strumento. Qui dentro sono in tanti a poter testimoniare che NON consiglio mai una Custom, a nessuno. Ho remore persino a consigliare la Standard per via del peso e tante volte concludo le chiacchierate con "fai meglio a rimanere con la XXX o la YYY perché tanto la Taylor la rivenderesti dopo un mese".

La maggior parte dei produttori di strumenti si affidano ad una rete di venditori che, per lavoro, devono fare soldi vendendo un pezzo d'ottone. Lo strumento migliore è quello che genera il profitto maggiore, per questo su FB c'è un florilegio di Mastrota che giurano sulla mamma che la tromba ZZZ è intonatissima, pari alla KKK, ha gli armonici vicini, la lingua alta o bassa, la luna in opposizione con Giove etc etc. Poi li senti suonare o senti la tromba e escono fuori tutti i difetti.
Ma non si può neanche dare la colpa a questi venditori perché tanto la clientela questo vuole: se la preoccupazione tipica del trombettista è "gli acuti mi usciranno meglio?" oppure "buco di più in sezione?" è inutile spendere tempo in una brochure che spiega la rava e la fava di tremila accorgimenti per rendere lo strumento effettivamente più intonato e con un'emissione più uniforme in tutti i registri.

Il dramma è quando ti capita la capra a casa, con tutta la buona volontà non riuscirai a fargli capire come funziona lo strumento (o magari che lo strumento non fa al caso suo visto che è di legno...) e magari lo ordina lo stesso perché ha la campana grossa o i tasti a scomparsa o la finitura tamarra o la curva arrotondata o i piastroni tipo Mazinga Zeta. Tu ti puoi opporre quanto vuoi ma alla fine il cliente ha sempre ragione. Dopo un mese la trovi nel mercatino e la persona va in giro a dire che la tromba non funziona...

Il valore aggiunto di un approccio alla Taylor è che la buona parte dei clienti si fidelizza e diventa un returning customer che una volta ogni 2 o 3 anni compra uno strumento nuovo (di solito prima una tromba "normale", poi il flicorno, poi una tromba "one of a kind", il pattern è quasi sempre questo). A Taylor non interessa il coglioncello che cambia più trombe che mutande e che sputa sentenze con la sicumera di un luminare. E neanche puoi fermarli perché tanto quelli comprano solo l'usato che trovano al minor prezzo senza ragionare neanche per un attimo su quale sia lo strumento giusto per le proprie esigenze. Sono spinti dalla curiosità, sanno che spendono magari 100 e rivendono fra 90 e 110 e tanto loro basta...
Il cliente buono è quello che sa apprezzare cosa ha in mano, se ne innamora, ne vuole ancora e con il passaparola amplia il giro di clienti "sani".
Il cliente buono non è necessariamente Marsalis, non è solo il livello musicale che interessa ma anche (e forse soprattutto?) il livello di apprezzamento che il cliente sa esprimere per la propria arte. La tromba, nel caso di Monette, Taylor e ci metto dentro anche Possegger, Harrelson e altri che plasmano il metallo, non è solo musica, intonazione, risonanza e lingue alte-basse-oblique, è anche immagine, soddisfazione per gli occhi, desiderio. (mamma mia come sono poetico! :D  )

Per tornare alla domanda iniziale di Fabio
Marketing: chi meglio di un pirla come anrapa può portare avanti la causa di Taylor? Non sono io la sua migliore pubblicità? Ospito a casa le persone per ore e ore, ho più strumenti a casa io che lui in ditta, ho una competenza (dai, questa passatemela...) notevole grazie a Taylor e ad Adam su come funzionano le trombe e i bocchini, non ho la necessità di vendere e sono innamorato del prodotto.

Questo approccio genera un indotto che è maggiore della pubblicità alla Mastrota, che non prende in giro le persone, che crea clienti fidelizzati che ogni tot prendono nuovi strumenti e che genera pochi delusi.

Seconda parte della domanda: il cliente felice è un cliente che rimane in contatto con chi gli ha fatto avere lo strumento, gli fa domande, è interessato alle novità, chiede le foto di strumenti strani, cerca il "gadget" all'ultima moda etc etc...

Insomma, questo tuo topic è la dimostrazione che il "marketing" di Taylor funziona!!!
:)
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Offline toro

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Re:Taylor
« Reply #37 on: February 05, 2014, 03:07:19 PM »
Direi la mia:e se Taylor ripudiasse in toto tutti i risvolti e le applicazioni che l'economia di stampo Keynesiano ci ha proposto fin d'ora,magari a favore della  teoria di Walras sull'equilibrio economico generale ?
Uniformarsi a cio' che la dottrina economica vigente in un determinato periodo storico,cerca d'insegnarci puo' avere effetti deleteri.Ci sta che la soddisfazione di cio' che si produce possa dare una soddisfazione tale da mettere in secondo piano tutto quello che gira intorno ad una strategia di vendita e le armi in uso  ormai certificate e avallata da troppe aziende,troppe ripetitive e convinte che i canali da percorrere siano sempre gli stessi.
Non so se questo e' il caso di Taylor,ma potrebbe essere una possibilita'...certamente Tony potra' dirci se la puo' essere.
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline anrapa

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Re:Taylor
« Reply #38 on: February 05, 2014, 03:14:07 PM »
alcune risposte sono in grado di darle pure io:
perchè ad oggi la Monette è "migliore" della Taylor.
considerando con questo termine non tanto il rapporto prezzo qualità ma solo qualità punto.
Taylor è parco di descrizioni perchè è una persona onesta e per lo stesso motivo si rende conto che Monette per alcuni aspetti è in questo momento davanti a tutti

Non lo so... una tromba non è migliore a prescindere, bisogna vedere i modelli, il modo di suonare, il genere musicale...
Se chiedessi a Monette perché le sue trombe sono le migliori sono certo che ti risponderebbe perché la supercazzola con scappellamento a destra e i fuochi fatui. Insomma, parametri oggettivi ma che sono oscuri ai più, soprattutto a quelli con tanti anni di esperienza con equipaggiamenti "standard".
Se chiedessi a Taylor perché le sue trombe sono migliori ti risponderebbe che le sue trombe ti fanno innamorare per il suono e sono immensamente più facili da suonare del resto del mondo.
Messi uno contro l'altro probabilmente finirebbe così:
M: "la mia è più risonante"
T: "però la mia ha un suono più da tromba e meno da.... Monette"
M: "la mia ha gli armonici più vicini"
T: "talmente vicini che ti scappano le note se non sei Mazinga"
M: "l'intonazione della mia è perfetta"
T: "ma i tuoi armonici sono così laschi che se sei anche minimamente stanco le note acute ti escono, se ti escono, crescenti"
M: "mia suona con un soffio o strilla come un'aquila se sei bravo come Adam Rapa"
T: "la mia la possono suonare tutti, anche i trombettisti normali, la tua no... prrrrrrrr"
M: "la mia ha la spazzolatura angolata perfettamente a 136.27 gradi su tutto lo strumento"
T: "la mia se casca non si ammacca, la tua se si graffia la devi spedire a Portland nelle notti di luna piena spendendo 35.536 euro per la riparazione"
M: "i tasti della Monette di Blanchard sono fatti con un meteorite marziano"
T: "una tua STC costa quanto un set di tromba, flicorno, cornetta e pocket Taylor..."

Si potrebbe andare avanti all'infinito, ognuno avrebbe sempre ragione, avendole tutte e due ti posso dire che ci sono cose che solo Monette può darti e cose che solo una Taylor può darti. Quando sono in palla porto la Monette ai concerti, quando devo fare cose impegnative uso la Taylor perché perdo poco in qualità e guadagno moltissimo in facilità.
Se devo usare un flicorno.... tutta la vita il Phat Boy, quello Monette ha un suono per me bruttissimo! :D
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Re:Taylor
« Reply #39 on: February 05, 2014, 03:16:54 PM »
ahahahah Tony! te la ridevi eh mentre scrivevi questo post......però adesso devi anche dire perché Taylor non ti ha mischiato le ossa dopo che ti sei comprato la Monette!!!!

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Re:Taylor
« Reply #40 on: February 05, 2014, 03:20:14 PM »
Direi la mia:e se Taylor ripudiasse in toto tutti i risvolti e le applicazioni che l'economia di stampo Keynesiano ci ha proposto fin d'ora,magari a favore della  teoria di Walras sull'equilibrio economico generale ?
Uniformarsi a cio' che la dottrina economica vigente in un determinato periodo storico,cerca d'insegnarci puo' avere effetti deleteri.Ci sta che la soddisfazione di cio' che si produce possa dare una soddisfazione tale da mettere in secondo piano tutto quello che gira intorno ad una strategia di vendita e le armi in uso  ormai certificate e avallata da troppe aziende,troppe ripetitive e convinte che i canali da percorrere siano sempre gli stessi.
Non so se questo e' il caso di Taylor,ma potrebbe essere una possibilita'...certamente Tony potra' dirci se la puo' essere.


Secondo me non c'è uno studio di marketing di alto livello dietro le scelte di Taylor, è un misto di fondi a disposizione, target di clientela ed esperienza.
Non ha cifre da spendere in pubblicità perché distruggerebbe l'economia della sua ditta e della famiglia, non vuole avere a che fare con certe categorie di persone e, infine, i risultati gli danno ragione.
Io ogni tanto, per una questione di orgoglio, mi propongo come gestore di una pagina FB dedicata a lui fatta molto più seriamente di quella attualmente disponibile ma lui non ne vuole sentire neanche parlare...
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Re:Taylor
« Reply #41 on: February 05, 2014, 03:22:30 PM »
ahahahah Tony! te la ridevi eh mentre scrivevi questo post......però adesso devi anche dire perché Taylor non ti ha mischiato le ossa dopo che ti sei comprato la Monette!!!!

credo che sia per la troppa polpa da eliminare! smil
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Re:Taylor
« Reply #42 on: February 05, 2014, 03:25:41 PM »
Dico la mia: secondo me Taylor, con il suo modo di aprocciare il mercato sconfinato dellle trombe, è una delle ultime prove del fatto che per vivere di trombe non si è per forza costretti ad essere una gigantesca multinazionale (Yamaha) oppure per forza l'artigiano 2.0 che crea innovazioni con potere mistico al prezzo di una automobile (Monette). Taylor ha scelto di restare fedele a se stesso, di scegliere personalmente a chi e con chi parlare delle sue trombe, non sempre si deve "sfondare" a tutti i costi. La maggior parte delle prime trombe in orchestra non suona Taylor? Poco male, in un mondo in cui già una 37 laccata viene guardata storta non mi sembra ci sia molto spazio per l'nnovazione. Nelle maggior parte delle bande non si suona Taylor? Chissene, per fare Noi vogliam Dio basta la amati del 25.... Infine, per quanto riguarda gli accessori, credo che sia una ulteriore prova delle serietà dell'artigiano: chi frequenta il mondo della tromba da qualche anno credo che si sia ormai stancato degli "appesantitori per acuti", delle pompe tonde quadre curve storte...,ecc. La tromba è così, prendete e suonatene tutti! Ciao

Questa descrizione sembra scritta da Taylor! :D
Al mondo ci sono ancora persone miti, che non aspirano al successo planetario, che fanno il proprio lavoro per divertimento e poi avere poi l'opportunità di godersi la vita grazie alle proprie passioni.
Come Monette va a farsi i giri in aeroplano con i clienti Taylor una volta al giorno si fa una passeggiata per andare a trovare un suo caro amico che di lavoro restaura macchine e moto d'epoca, trasformandole in pieno stile "pimp my ride". Io ci sono stato già diverse volte ed ogni volta mi stupisce vedere come questi due amici siano maledettamente simili come atteggiamento mentale e approccio al lavoro: sono ragazzini che si divertono a creare cose divertenti, si rubano le idee a vicenda, i materiali, le finiture, le forme.
E' una gioia vederli insieme!
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Re:Taylor
« Reply #43 on: February 05, 2014, 03:32:18 PM »
perchè cerchiamo sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso non ancora sperimentato nel campo trombettistico? Ci spinge semplice curiosità o siamo stati abituati a produttori e commercianti che da anni  cavalcano l'insoddisfazione dei trombettisti e la loro eterna ricarca del Santo graal?

Io mi sono fatto l'idea che maggiore è la conoscenza, la competenza, la comprensione, la capacità del trombettista e maggiore è la voglia di trovare "il massimo".
Per me la P3 di Adam non è il massimo perché ho suonato la Tantra ma neanche quella è il massimo perché le Taylor sono immensamente più facili. Il B6LD S1 (grazie Eugenio, MAGNIFICO!!!!!) per la P3 è molto più difficile dell'esperimento che ho fatto qualche settimana fa con Bosc. Però il suono del Monette originale è insuperabile! E allora vediamo se c'è qualcosa di ancora migliore! Ed ecco che arriva Confusion51 che mi parla della stondatura del bordo interno del rim che nel BLM è diverso dal B6LD S1, allora lo voglio provare ma lui ha uno Standard e non un Prana... e come faccio? Altri 404$ per un bocchino che non so se mi serve?
Poi vado al concerto e dal Si acuto in su col Phat Boy ero più calante del solito con il bocchino M con la tazza profonda mentre con l'MS l'intonazione è perfetta ma il suono non è altrettanto galattico. Taylor me l'aveva detto ma io preferisco il suono dell'M, che ci posso fare?
Posso fare che vado da Bosc e faccio degli esperimenti oppure vado da Taylor e mi faccio dare una testata sul setto nasale...

Non si finisce mai ma il bello è quello! E il senso di un forum è anche questo, ce la meniamo tutti insieme raccontandoci mille cose, mille esperienze, ci ridiamo sopra e, OGNI TANTO, andiamo anche a suonare in giro... :D
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Re:Taylor
« Reply #44 on: February 05, 2014, 03:36:07 PM »
Questa descrizione sembra scritta da Taylor! :D
Al mondo ci sono ancora persone miti, che non aspirano al successo planetario, che fanno il proprio lavoro per divertimento e poi avere poi l'opportunità di godersi la vita grazie alle proprie passioni.
Come Monette va a farsi i giri in aeroplano con i clienti Taylor una volta al giorno si fa una passeggiata per andare a trovare un suo caro amico che di lavoro restaura macchine e moto d'epoca, trasformandole in pieno stile "pimp my ride". Io ci sono stato già diverse volte ed ogni volta mi stupisce vedere come questi due amici siano maledettamente simili come atteggiamento mentale e approccio al lavoro: sono ragazzini che si divertono a creare cose divertenti, si rubano le idee a vicenda, i materiali, le finiture, le forme.
E' una gioia vederli insieme!
Dalle tue parole credo di avere  individuato che soggetto economico possa essere Taylor(e' un mio pallino cercare di capire come si puo' approcciare una figura imprenditoriale al mercato....e,credimi, non e' pazzia il mio intento,e' uno studio che faccio da anni per lavoro).
Taylor e' un "marginalista" ;abbraccia parte di quella dottrina e sinceramente cio' mi piace!
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