Secondo me non è tanto una questione di fare tutto l'Arban piuttosto che altri libri. Il punto è che a mio parere se si vuole arrivare a suonare la tromba, in qualsiasi genere, con una qualità anche solo decente, è necessario fare prima di tutto il giusto lavoro sulla produzione del suono. Non credo che sia necessario fare tutto l'Arban prima di dedicarsi al jazz, ma di certo è necessario arrivare ad essere in grado di suonare melodie cantabili con un bel suono nel registro normale. Mettersi a cercare di improvvisare quando il suono è schiacciato, nasale o entrambe le cose, quando si fa fatica a suonare intervalli ampi, e/o l'articolazione è incerta, a che serve? Dirò di più: quando si parla di jazz tutti pensano automaticamente all'improvvisazione, che invece è l'ultimo gradino. Prima c'è da fare un cospicuo lavoro sull'articolazione jazzistica, sulla ritmica, sugli stili ed in generale sull'interpretazione. Ancora una volta, a che serve mettersi ad improvvisare se non è in grado di suonare anche solo un tema con la giusta interpretazione e con un suono gradevole da sentire? Quindi non è questione di che libro si usa, ma di come si orienta lo studio. Se lo studio è fatto bene, uno potrebbe anche non aprirlo neanche l'Arban, ed esercitarsi su melodie scelte all'uopo. È chiaro che estremizzo, ma il concetto è che più che il cosa conta il come.