Author Topic: Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )  (Read 7908 times)

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Offline musicmanx

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #15 on: February 18, 2014, 02:59:55 PM »
Io ne ho frequentati pochi di master,
però ora che ci penso il livello
era sempre medio basso.
tranne qualche diplomato con i soliti passi d'orchestra.
sarà che essendo troppo generici e rivolti a tutti
quelli che devono approfondire, scelgono le lezioni private.

qui il livello non era medio basso , ma tra il bassissimo e l'osceno . ci sono buonissime possibilta' che se prendevo la tromba ( e già me ne pento ) che avevo nascosto bene quando Fabrizio e passato per i banchi a vedere chi l'aveva portata e avessi suonato avrei alzato il livello .
Poi e' sicuramente come dici tu ma comunque non e' facile prendere lezioni private con lui, non e' a roma mai e non so' quante ne dia .
30 euro per avere a disposizione fabrizio e fargli tutte le domande che vuoi sentirlo suonare a 2 metri e capire su cosa studia e perché' lo studia direi che sono soldi spesi non bene….di più' .

Aldo mi dice sempre di partecipare a più seminari e masterclass possibile e non posso che dargli ragione . c'e' sempre qualcosa da imparare.

E vorrei aggiungere un altra cosa .
Si e' soffermato sul concetto che dalle sue masterclass impara molto spesso cose anche lui  quindi figuriamoci cosa potrebbe imparare un trombettista medio
« Last Edit: February 18, 2014, 03:15:23 PM by musicmanx »
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline Norman

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #16 on: February 18, 2014, 03:15:12 PM »
Si, però mi permetto di incoraggiarvi, quando avete notizia di manifestazioni del genere, a pubblicizzarle qui sul forum appena possibile. Non sta scritto da nessuna parte che i master debbano essere promossi da chi li organizza.

Detto questo, posso confermare anche io che a quasi tutti i master a cui ho partecipato la stragrande maggioranza dei partecipanti erano principianti. Non saprei spiegarmi perché, forse effettivamente è come dice zosimo, gli studenti più avanzati preferiscono fare lezioni private e fare un lavoro più mirato ed avendo più tempo. I master invece sono un'ottima occasione per i principianti per conoscere nuovi approcci e per venire in contatto con musicisti ed insegnanti di altissimo livello con un approccio poco impegnativo, in cui non si ha l'assillo di fare in prima persona e si possa anche stare ad ascoltare le lezioni degli altri. Penso però che sarebbe un'occasione ottima per molti insegnanti per arricchire il proprio approccio didattico, ed è un peccato invece che non si approfitti di questa cosa, perché per molti versi penso che avrebbero da imparare più molti insegnanti che i loro allievi... Il fatto che su 30 allievi in 3 o 4 avessero sentito parlare di libri fondamentali come Arban e Clarke la dice molto lunga, purtroppo.
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Offline musicmanx

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #17 on: February 18, 2014, 03:17:45 PM »
Si, però mi permetto di incoraggiarvi, quando avete notizia di manifestazioni del genere, a pubblicizzarle qui sul forum appena possibile. Non sta scritto da nessuna parte che i master debbano essere promossi da chi li organizza.

Detto questo, posso confermare anche io che a quasi tutti i master a cui ho partecipato la stragrande maggioranza dei partecipanti erano principianti. Non saprei spiegarmi perché, forse effettivamente è come dice zosimo, gli studenti più avanzati preferiscono fare lezioni private e fare un lavoro più mirato ed avendo più tempo. I master invece sono un'ottima occasione per i principianti per conoscere nuovi approcci e per venire in contatto con musicisti ed insegnanti di altissimo livello con un approccio poco impegnativo, in cui non si ha l'assillo di fare in prima persona e si possa anche stare ad ascoltare le lezioni degli altri. Penso però che sarebbe un'occasione ottima per molti insegnanti per arricchire il proprio approccio didattico, ed è un peccato invece che non si approfitti di questa cosa, perché per molti versi penso che avrebbero da imparare più molti insegnanti che i loro allievi... Il fatto che su 30 allievi in 3 o 4 avessero sentito parlare di libri fondamentali come Arban e Clarke la dice molto lunga, purtroppo.

c'e' tanta verità' in queste parole
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Offline fabiodb

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #18 on: February 18, 2014, 03:19:53 PM »
purtroppo credo tu abbia ragione .
ma perche' non avete usato anche il forum per avvisare tutti i trombettisti dell incontro ??


Prezzo 30 euro comprensivo di ricevuta fiscale della saint louis e del terzetto jazz ( piano batteria e contrabbasso ) messo a disposizione dalla scuola.






l'anno scorso lo avevo fatto, non su questo forum credo, la Liguria è lontana per molti... ma comunque meglio così molto più tempo a disposizione, praticamente dopo un po di parole sul panorama cultural-trombettisco, un'ora per ciascuno... poi credo che ascoltare e prendere parte a questi incontri, a prescindere dalle varie scuole e impostazioni, sia salutare, perchè apre la mente e ti porta a  volere fare sempre meglio.

Offline musicmanx

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #19 on: February 18, 2014, 03:30:24 PM »
Si, però mi permetto di incoraggiarvi, quando avete notizia di manifestazioni del genere, a pubblicizzarle qui sul forum appena possibile. Non sta scritto da nessuna parte che i master debbano essere promossi da chi li organizza.

Anche se in tanti non lo amano il 28 aprile sempre al Saint Luis c'e' una masterclass con Fresu
credo non ne faccia molte   anzi .
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Offline anrapa

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #20 on: February 18, 2014, 03:56:18 PM »

l'anno scorso lo avevo fatto, non su questo forum credo, la Liguria è lontana per molti... ma comunque meglio così molto più tempo a disposizione, praticamente dopo un po di parole sul panorama cultural-trombettisco, un'ora per ciascuno... poi credo che ascoltare e prendere parte a questi incontri, a prescindere dalle varie scuole e impostazioni, sia salutare, perchè apre la mente e ti porta a  volere fare sempre meglio.

Quello è secondo me il problema principali delle "masterclass all'italiana": secondo me non ha nessun senso fare incetta di iscritti e dedicare 20-30 minuti (anche se ripetuti per una settimana di seguito) con l'insegnante tal dei tali. In un tempo così ristretto, SE VA BENE, fai appena in tempo a tirare fuori dalla custodia la tromba, fare dieci note di riscaldamento, cercare di calmarti per l'emozione che si prova a far lezione di fronte ad altri venti o più trombettisti e a suonare le prime dieci misure di Haydn. A quel punto sarai contorto come un lombrico, non darai l'immagine di quello che sei e quindi di quello che ti serve e tutto si riduce immancabilmente a:
1) Apri la gola
2) Rilassati e abbassa le spalle
3) Respira più profondamente
4) L'attacco deve essere meno rigido
etc etc etc

Insomma, cose tanto giuste quanto banali quanto dettate con ogni probabilità dalla tensione del momento.
Io sono più dell'idea che un MASTERCLASS, diversamente da una "serie di micro lezioni a mille persone diverse delle quali l'insegnante non sa nulla", deve essere un "discorso" di un esperto della materia che racconta, spiega e dimostra con lo strumento come lui la pensa. Ci possono essere poche e mirate "vittime sacrificali" (2 o 3?) scelte a caso nel pubblico per spiegare su "un umano" il senso di certi concetti ma la "cura personale" deve necessariamente esser fatta successivamente, meglio il giorno dopo, magari in piccoli gruppi di 3 o 4 persone raggruppate per livello che "studiano" con l'insegnante i concetti espressi il giorno prima e sui quali si ha avuto il tempo di meditare e di sperimentare almeno un'oretta.

La migliore masterclass che ho organizzato, con Adam Rapa, è stata a Bagnolo Mella grazie a Sergio Malacarne, due giorni così divisi: mattino e primo pomeriggio una "lecture" sulla tecnica di base, tardo pomeriggio una chiacchierata sul jazz con guida all'ascolto. La sera concerto ed il giorno dopo lezioni/studio a gruppi di 4 divisi per livello.
Ne ho sperimentate tante in questi anni e penso che questo sia il metodo che regala al partecipante la maggior quantità di nozioni possibili unite ad un valido "check up" con lo strumento.
Che ne pensate?
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Offline toro

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #21 on: February 18, 2014, 04:05:34 PM »
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=716246125062166&set=a.109381609081957.11367.100000303557459&type=1&theater

ne anche un altra mentre facciamo un duetto con fabrizio con la folla in delirio ma non la posto perché' vi voglio bene
Bella foto Alessio......visto che ho tanti capelli come te,e' un po' anche mia! smil
tieniti pronto,trovane altri 3,e si torna in auge! felicissim

I Rokets
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline musicmanx

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #22 on: February 18, 2014, 04:16:46 PM »
Quello è secondo me il problema principali delle "masterclass all'italiana": secondo me non ha nessun senso fare incetta di iscritti e dedicare 20-30 minuti (anche se ripetuti per una settimana di seguito) con l'insegnante tal dei tali. In un tempo così ristretto, SE VA BENE, fai appena in tempo a tirare fuori dalla custodia la tromba, fare dieci note di riscaldamento, cercare di calmarti per l'emozione che si prova a far lezione di fronte ad altri venti o più trombettisti e a suonare le prime dieci misure di Haydn. A quel punto sarai contorto come un lombrico, non darai l'immagine di quello che sei e quindi di quello che ti serve e tutto si riduce immancabilmente a:
1) Apri la gola
2) Rilassati e abbassa le spalle
3) Respira più profondamente
4) L'attacco deve essere meno rigido
etc etc etc

Insomma, cose tanto giuste quanto banali quanto dettate con ogni probabilità dalla tensione del momento.
Io sono più dell'idea che un MASTERCLASS, diversamente da una "serie di micro lezioni a mille persone diverse delle quali l'insegnante non sa nulla", deve essere un "discorso" di un esperto della materia che racconta, spiega e dimostra con lo strumento come lui la pensa. Ci possono essere poche e mirate "vittime sacrificali" (2 o 3?) scelte a caso nel pubblico per spiegare su "un umano" il senso di certi concetti ma la "cura personale" deve necessariamente esser fatta successivamente, meglio il giorno dopo, magari in piccoli gruppi di 3 o 4 persone raggruppate per livello che "studiano" con l'insegnante i concetti espressi il giorno prima e sui quali si ha avuto il tempo di meditare e di sperimentare almeno un'oretta.

La migliore masterclass che ho organizzato, con Adam Rapa, è stata a Bagnolo Mella grazie a Sergio Malacarne, due giorni così divisi: mattino e primo pomeriggio una "lecture" sulla tecnica di base, tardo pomeriggio una chiacchierata sul jazz con guida all'ascolto. La sera concerto ed il giorno dopo lezioni/studio a gruppi di 4 divisi per livello.
Ne ho sperimentate tante in questi anni e penso che questo sia il metodo che regala al partecipante la maggior quantità di nozioni possibili unite ad un valido "check up" con lo strumento.
Che ne pensate?

non posso che essere d'accordo , ma avendo a disposizione 3 ore e' dura.
Dajeee tony  organizza una bella master con Fabrizio di 3 giorni in quel di Torino , Noi amici romani veniamo tutti vero ragazzi ?? . Sono disposto a spendere qualsiasi cifra
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Offline fcoltrane

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #23 on: February 18, 2014, 04:21:11 PM »
sulla utilità delle masterclass ci sarebbe da scrivere pagine e pagine.
sono dell'idea che ciascuno dalla strapippa al professionista affermato è in grado di apprendere da un incontro di questo tipo.
il problema è che a volte non si è in grado di capire quello che effettivamente serve e quello che è solo fumo.
faccio un esempio che riguarda l'improvvisazione.
ho seguito tempo fa una masterclass con due musicisti : uno è un sassofonista che reputo al top mondiale  l'altro un buon professionista dello strumento.
alla fine della settimana  parlando con gli amici dei giorni trascorsi mi sono stupito di verificare come le opinioni ed i giudizi fossero così discordi.
alcuni erano pronti a giurare che le ore trascorse con il professionista fossero state più utili di quelle passate con il fuoriclasse.

tutto questo accadeva perchè ciascuno di noi ha delle priorità  ed ancora ciascuno  ascolta le nuove informazioni con quella che è la propria esperienza (ed i propri preconcetti).

analogamente per quello che riguarda l'apprendimento dello strumento o della emissione o del suono ecc..

poi è anche vero che se il tempo è limitato possono essere affrontati solo alcuni aspetti  a danno di altri e solo a livello di spunti, non si può certo pretendere con 30 euro  e per poche ore ,di imparare a suonare uno strumento o imparare ad improvvisare ecc..

ma magari hai l'opportunità di provare diversi strumenti , diversi bocchini, parlare con amici appassionati delle proprie esperienze , ecc....






Offline fabiodb

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #24 on: February 18, 2014, 04:38:08 PM »
Quello è secondo me il problema principali delle "masterclass all'italiana": secondo me non ha nessun senso fare incetta di iscritti e dedicare 20-30 minuti (anche se ripetuti per una settimana di seguito) con l'insegnante tal dei tali. In un tempo così ristretto, SE VA BENE, fai appena in tempo a tirare fuori dalla custodia la tromba, fare dieci note di riscaldamento, cercare di calmarti per l'emozione che si prova a far lezione di fronte ad altri venti o più trombettisti e a suonare le prime dieci misure di Haydn. A quel punto sarai contorto come un lombrico, non darai l'immagine di quello che sei e quindi di quello che ti serve e tutto si riduce immancabilmente a:
1) Apri la gola
2) Rilassati e abbassa le spalle
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Insomma, cose tanto giuste quanto banali quanto dettate con ogni probabilità dalla tensione del momento.
Io sono più dell'idea che un MASTERCLASS, diversamente da una "serie di micro lezioni a mille persone diverse delle quali l'insegnante non sa nulla", deve essere un "discorso" di un esperto della materia che racconta, spiega e dimostra con lo strumento come lui la pensa. Ci possono essere poche e mirate "vittime sacrificali" (2 o 3?) scelte a caso nel pubblico per spiegare su "un umano" il senso di certi concetti ma la "cura personale" deve necessariamente esser fatta successivamente, meglio il giorno dopo, magari in piccoli gruppi di 3 o 4 persone raggruppate per livello che "studiano" con l'insegnante i concetti espressi il giorno prima e sui quali si ha avuto il tempo di meditare e di sperimentare almeno un'oretta.

La migliore masterclass che ho organizzato, con Adam Rapa, è stata a Bagnolo Mella grazie a Sergio Malacarne, due giorni così divisi: mattino e primo pomeriggio una "lecture" sulla tecnica di base, tardo pomeriggio una chiacchierata sul jazz con guida all'ascolto. La sera concerto ed il giorno dopo lezioni/studio a gruppi di 4 divisi per livello.
Ne ho sperimentate tante in questi anni e penso che questo sia il metodo che regala al partecipante la maggior quantità di nozioni possibili unite ad un valido "check up" con lo strumento.
Che ne pensate?



è giusto, e sicuramente si impara di più e più velocemente se prima si mangia e si beve insieme conoscendoci un pò...quello che abbiamo fatto l'anno scorso e replicato quest'anno con caffè e amaro...come posso imparare da uno che neanche sa come mi chiamo? io non ci riesco, mi chiudo automaticamente e inizio a fare cavolate. Tony organizza, un giorno di mangiate e bevute, e il giorno dopo il master,  alla fine grigliata per salutarci   smil

Offline Zosimo

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #25 on: February 18, 2014, 04:44:42 PM »
Ha perfettamente ragione tony.
A questo punto meglio quei campus che durano 3/5 giorni
i classici 30 minuti a testa sono buoni giusto per conoscere gli amici del forum
e scambiarsi qualche bocchino ;D
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline PatMikeMeth

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #26 on: February 18, 2014, 04:49:35 PM »
Di master ne ho fatta una sola in vita mia con Pat Metheny a Perugia.
Tre giorni di cui la sintesi estrema è : tante, tantissime chiacchiere e poca musica.

Inoltre Pat era sul palco del teatro di Perugia e i partecipanti seduti nelle poltrone .... horribl

se lo spazio era il problema, potevano mettere una cinquantina di sedie sul palco e stavamo intorno a Pat almeno per vedere e sentire da vicino....

Da quell'unica esperienza (negativa) non ho più fatto masterclass.

Forse con la tromba è diverso, prima o poi proverò, ma preferisco pagare due piotte x un lezione da solo che 30 euri col gruppone vacanze. Magari con Wynton !!! ( e li mi sa che due piotte ovvero 200€ - non bastano)

La cosa più sbagliata è aspettarsi che lo strumento faccia qualcosa che non sappiamo fare.......lo strumento va dominato !! (CF)

Offline Zosimo

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #27 on: February 18, 2014, 04:53:49 PM »
Gruppone vacanze sbellicars
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Offline Norman

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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #28 on: February 18, 2014, 05:16:44 PM »
Le masterclass a mio parere hanno fondamentalmente una ragion d'essere estremamente pratica: hai a disposizione un insegnante per un tempo estremamente limitato, con la masterclass dai la possibilità ad un pubblico più ampio di partecipare. Poi come è strutturata a mio parere dipende da come l'insegnante preferisce lavorare. Io in linea di principio non sono contrario al fatto delle mini lezioni, purché gli allievi abbiano ben chiaro che lo scopo della mini lezione va al di là della lezione stessa, ma è soprattutto spunto per alimentare la trattazione degli argomenti della masterclass. Ci sono insegnanti che amano fare un discorso strutturato, come ad esempio Adam Rapa, altri che invece preferiscono partire dagli spunti che emergono dal lavoro con i singoli partecipanti. Di certo è sbagliato interpretare la mini lezione alla masterclass come una piccola lezione privata, perché invece è solo un elemento per facilitare il lavoro collettivo.

E' chiaro che avendone la possibilità fare una lezione privata è molto meglio, ma quando l'insegnante viene da lontano, solitamente in occasione di una tournée, non è sempre possibile.
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Re:Masterclass Fabrizio Bosso al Saint Louis a Roma ( STASERA )
« Reply #29 on: February 18, 2014, 05:40:28 PM »
Ha perfettamente ragione tony.
A questo punto meglio quei campus che durano 3/5 giorni
i classici 30 minuti a testa sono buoni giusto per conoscere gli amici del forum
e scambiarsi qualche bocchino ;D

quindi chiappe strette e fare molta attenzione al vicino se effettivamente suona la tromba o sta barando  felicissim felicissim
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