Mi sembra un articolo pieno di buon senso. In particolare condivido tantissimo quando dice, in sostanza, che è meglio fare poco e bene, piuttosto che cercare di strafare e finire per fare tutto mediocremente. Questo per ma vale tanto per l'improvvisazione quanto per la tecnica.
Penso che l'improvvisazione sia qualcosa a cui si arriva gradualmente. La cosa importante a mio modesto parere è cercare di fare sempre, fin dall'inizio, cose che abbiano un senso musicale, e non farle perché sono "fighe". Con la big band suoniamo, tra gli altri, Red Clay, di Freddie Hubbard. Tutti i solisti regolarmente zoppicano sulla sezione B, dove ci sono un po' di accordi "bizzarri". Beh, incuriosito dalla cosa decido di ritirare fuori il disco e riascoltare il solo di Freddie. Sono rimasto veramente stupito dal constatare che praticamente suona solo la scala blues... Tutti a tirare testate cercando di girare attorno a quegli accordi, e l'autore del brano ti spiazza facendo l'improvvisazione concettualmente più semplice del mondo!