Ciao,
Al contrario tuo io invece non lo trovo cosi' eccezzionale . Forse la cosa piu' interessante e' il fatto che parta dal dixieland e ripercorre tutte le tappe fino ai giorni nostri. Ma alcuni argomenti ( primo fra tutti l'improvvisazione ) vengono trattati in maniera molto marginale . Preferisco di gran lunga il primo volume dell Aebersold .
Comunque nel caso tu voglia omaggiare tutti del metodo ti consiglio di non sbandierarlo ai 4 venti visto che si tratta di qualcosa di illegale .
In realtà il primo volume dell'Aebersold (come tutti gli Aebersold) non è un metodo di jazz, ma di improvvisazione jazz, che è una cosa diversa. Come detto in precedenza, per chi si sta avvicinando per la prima volta al jazz è consigliabile prima fare un bel lavoro sulla pronuncia e sulla ritmica jazz, e per questo metodi come il Soana-Mariani o il Piana-Brusco sono l'ideale. Iniziare con l'Aebersold è un po' come fare un corso di scrittura creativa senza avere ortografia e grammatica solide. Purtroppo persiste questo equivoco per cui il jazz sarebbe soprattutto improvvisazione, mentre invece prima di tutto è un modo molto particolare, e per niente semplice, di affrontare il ritmo. Di musiche improvvisate ce ne sono migliaia (quasi tutte le musiche popolari del mondo...), di musiche con quell'approccio ritmico ce n'è una sola. Il primo passo, se si vuole suonare jazz, è studiare per bene quell'approccio lì. L'improvvisazione può venire solo dopo, e per quella, in effetti, gli Aebersold sono il top. Insomma, non si tratta di metodi alternativi, perché di fatto trattano argomenti diversi. La parte ritmica e stilistica negli Aebersold è data per scontata.
A proposito di Soana e Mariani, l'anno scorso hanno pubblicato un nuovo testo, che pare sia quello che utilizzano ai Civici Corsi di Jazz a Milano, ma non l'ho ancora visto, qualcuno ha avuto occasione di vederlo?