Verissimo che l'ascolto è importantissimo. Quanto al fatto di "aver dentro il jazz", per ragioni storiche nessuno in Italia ce l'ha innato. E' una musica quasi totalmente estranea alla nostra cultura, e per questo motivo l'ascolto è ancora più importante, perché deve sostituire quello che per un americano è un elemento culturale presente fin da quando nasce.
Vero quello che dice Zosimo, che non è detto che si debba per forza diventare tutti Clifford Brown, ma io penso che se si può certamente transigere sulla "quantità", non lo si deve assolutamente fare per quanto riguarda la qualità. Tutti possiamo suonare del buon jazz, se abbiamo il buon senso di non fare il passo più lungo della gamba, e qui invece mi ricollego a quanto dice Luca Calabrese, che ci dispensa un consiglio prezioso: spesso siamo attratti dalle cose più complesse, mentre invece è molto meglio suonare melodie semplici con swing e con sentimento, piuttosto che fare mille frasi bebop senza senso, senza qualità e che non dicono nulla. Il mio vecchio maestro di chitarra mi diceva di non suonare cose che non fossi in grado di cantare (ovviamente non con la voce, ma nella mente). La vera difficoltà nell'improvvisazione è imparare a "creare" musica nella mente, prima che con lo strumento, perché se la musica è nella mente, allora poi potrà uscire dallo strumento, ma se non ce l'hai nella mente non uscirà di certo dallo strumento. E la conoscenza delle regole dell'armonia, di per sé, non ti insegna a creare musica nella mente. Quello si fa con l'ascolto, con l'ear training e via dicendo.
Venendo al concreto, quasi tutti iniziano a studiare l'improvvisazione partendo dal jazz moderno (ed anche io a suo tempo feci così), ma è un errore. Bisogna partire da cose armonicamente semplicissime, dal blues (ma da quello a tre accordi!), dal jazz delle origini, dalle canzoni più semplici (come la Summertime citata da Luca), perché è sulle cose armonicamente semplici che si impara ad essere melodici, a suonare cose che abbiano un senso musicale, e che non siano semplicemente delle note che stanno bene con l'accordo di accompagnamento. Già solo improvvisare bene con la scala blues è molto meno scontato di quanto si pensi...