Author Topic: Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)  (Read 2819 times)

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Offline Cesco

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Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« on: March 19, 2014, 11:31:15 AM »
Buongiorno a tutti,

ho finalmente (quasi) completato la serie dei bocchini Bach, non in termini di size, ma di cronologia.
Nel senso che ho a disposizione tutti i Bach della serie 7C dal New York a quelli moderni.

Per farsi un'idea di che parlerò, ecco il sito dove potete trovare le variazioni dei Bach nel corso degli anni:
http://www.bachloyalist.com/mouthpiece/mouthpieces_variations.htm

Ecco una disamina delle differenze che ho rilevato, provandoli con una Bach LT180 37* (anni '80) ed una Martin Committee #2 (Medium bore) (anno 1948).
Ovviamente le sensazioni ed il feeling sono prettamente personali e determinate considerazioni possono valere per il sottoscritto (e per il modo con cui approccio i pezzi) e non per altri.
Spero la disamina possa servire a qualcun altro che voglia addentrarsi nel fantastico mondo dei bocchini Bach.

Tenete conto che conosco sia il mondo dei bocchini tradizionali (Bach) che quello Monette, avendo suonato questi ultimi per un lustro (con fugace e fallimentare passaggio per i Prana), all'epoca in cui questi erano poco conosciuti in Italia e per comprarli bisognava farseli arrivare dagli Stati Uniti o da Spada (allora unico rivenditore europeo di Monette). Con il B6 (legit) mi trovavo bene, ma alla fine la sirena del suono dei Bach (soprattutto d'annata) ha avuto la meglio ed ora quello che sento uscire dai Monette, in termini di suono, quando ogni tanto li monto e ci faccio un giro, non mi piace più (ma è questione di opinione personale e di gusto, non discuto né la qualità né le capacità performanti dei pezzi, che sono dei gioielli veri e propri).
Preciso inoltre che suono esclusivamente jazz, per cui il gusto di suono che intendo (o tendo ad) ottenere è in tal senso orientato.

Ciò chiarito, ecco la disamina, pezzo per pezzo:

Bach New York

1930 circa
il NY è il più differente di tutti, la sensazione è che sia più piccolo degli altri (ed in effetti visivamente appare decisamente più piccolino) e che la tazza sia leggermente più alta. Il suono è più chiaro dei successivi (thin). Mi da' una sensazione di 'grippaggio' (ancoramento al labbro superiore) che per taluni può essere un pro, a me non piace (preferisco che le labbra si muovano all'interno della tazza). Identica sensazione me lo da' l'Artisan (vedi poi), che non per niente e' la copia di un NY. Il suono è leggermente più chiaro dei successivi (idem per l'Artisan). La penna, in termini di lunghezza, e' uguale alle altre, ma si incastra al receiver in modo che venga fuori molto di più dei successivi. Suona bene con le trombe vintage, meno con quelle moderne (testato anche con una YHM8310Z).

Bach New York Mont Vernon

Anni '50
il NY Mont Vernon‎ è quello che ha, tra tutti, il suono più bello, quasi 'flicornoso'. E' incredibile il cambio radicale di rotta che ha preso il brand con il passaggio dal NY al Mt Vernon... ! La sensazione è che sia leggermente più ampio del NY (anche visivamente la tazza sembra decisamente più ampia e leggermente più profonda). Ha la penna più fina degli altri (non al livello dei Prana Monette, ma poco ci manca...) e il foro è leggermente più largo del NY. Maggior suono ma anche maggior aria che corre. Mi stanca di più e in alto mi taglia un po'. La lunghezza della penna è uguale al NY ma si incastra un po' più in fondo. Risulta più bilanciato e intonato del NY, anche se in alto (mi) taglia un po' le gambe. E' forse quello che avvicinerei di più al mondo Monette, se dovessi trovare delle analogie (foro largo, penna fina, ecc.).

Bach Corp (senza punto)

anni '60
il corp (senza punto) è praticamente identico al NY Mont Vernon, anche se mi sembra più facile in alto rispetto al precedente. Anche questo tende a stancarmi presto e a ingrossarmi un po' il labbro superiore. Il suono è 'grosso' ed ha una potenza superiore rispetto al NY. Simile al Mont Vernon, senza però il fastidioso problema del taglio in alto. La penna non è più fine come quella del Mont Vernon.

Bach Corp. (punto grande)

1970
il corp (punto grande) ha maggior retropressione, è diverso come feeling dal Mont Vernon ed il suono è meno ricco, ma risulta molto più facile da suonare (specie nelle zone alte); anche questo, alla lunga, mi da' un fastidioso ingrossamento al labbro superiore.

Bach Corp. (punto piccolo)

anni '80
il corp (punto piccolo) è quello che ad oggi preferisco. Ha un livello sonoro inferiore (meno grosso e ricco di armonici) rispetto al 'senza punto' o al Mont Vernon, ma‎ e' più immediato e più “facile”. Non mi stanca per nulla e mi da' una sensazione benefica (per me, che mi appoggio molto alla vibrazione della tromba) di “retropressione”, che mi aiuta notevolmente in tutti i registri. Mi ci vuole meno aria per suonarlo, anche se non si raggiungono i livelli di 'grossezza' del Mont Vernon o di volume del corp (no period) (che è il mio secondo preferito, ad oggi).

Vincent Bach (lettere grandi)

1997-2003
il Bach lettere grandi degli anni 2000 è il meno efficiente. Mi pare persino più “stonato” rispetto agli altri (molto crescente nelle basse e calante nelle alte)... Ho quindi provato a farlo modificare da Roscoe e, in seguito all'intervento, l'intonazione è migliorata (di molto) ed anche il suono. Non raggiunge ora la “grossezza” e la ricchezza di armonici del Mont Vernon (o del Corp senza punto) ma è meno chiaro. In alto mi da' però le stesse problematiche del Mont Vernon (mi taglia un po').

Bach Artisan

l'Artisan è molto simile (ma NON identico, esteticamente, al NY), con la differenza che la sensazione di grip è maggiore (e quindi per me risulta addirittura insuonabile) e mi sembra, come suono, addirittura più chiaro e thin del suo predecessore. Ha la penna più corta rispetto al NY originale e si innesta allo stesso livello dei Mont Vernon o dei Corp. La differenza più eclatante rispetto al NY (originale) è il bordo, che mi sembra meno spesso e si avvicina forse maggiormente allo style Schilke (ma il NY originale non ha niente a che fare con quest'ultimo brand).

Tranne il NY e l'Artisan, per tutti gli altri la sensazione dell'appoggio è identica, mentre cambia il feeling in termini di retropressione, scorrevolezza dell'aria e di quantità d'aria necessaria a farli suonare.

Devo anche dire che, dello stesso periodo, ho provato diversi pezzi, ed il feeling può anche NON essere affatto 'identico' (anche se da catalogo le misure dovrebbero essere quelle), per cui, trovato un bocchino di una certa annata, non è detto che ve ne sia al mondo un altro dello stesso periodo più "performante".

Ultimo accenno ai Megatone, di costruzione moderna.
Non li trovo eccezionali (ne ho uno silver ed uno gold satinato) e, se devo dire la verità, pur notando un beneficio in termini di maggior massa, un maggior benefico equilibrio sull'appoggio alle labbra ed un maggior volume complessivo, trovo che siano più 'stancanti' (necessitano più aria) e che non raggiungano la ricchezza del suono dei pezzi tradizionali (soprattutto d'annata).

Mi sembra sia tutto...

 salut
« Last Edit: March 19, 2014, 11:37:18 AM by Cesco »

Offline fac

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Re:Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« Reply #1 on: March 19, 2014, 08:13:55 PM »
Bellissima recensione, punticino meritatissimo! Io per un periodo ho suonato con un 7CW Corp e "punto piccolo" e devo dire che ho trovato più o meno le stesse sensazioni, grip presente ma non eccessivo e retropressione sufficiente per non tagliarmi le gambe. Devo dire che confrontato con bocchini più moderni, Yamaha o lo stesso Bach non c'è paragone, resta molto meglio il Corp sia come suono che come feeling, almeno dal mio punto di vista. Ciao!

Offline CONFUSION51

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Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« Reply #2 on: March 19, 2014, 10:09:13 PM »
Bravo, bella recensione!!


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e quindi, Boh? La verità stà da un'altra parte!

Offline xadhoom

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Re:Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« Reply #3 on: March 20, 2014, 08:03:47 PM »
Io ne possiedo uno che non riesco a "datare"

Ha la scritta Vincent Bach Corp. (puntino piccolo) da un lato della tazza e la misura 1/2C è riportata dall'altro lato (opposto rispetto alla scritta).
Fra l'altro è un 26/7 con foro che pare assai più grande di un moderno 1/2c 24/25 .

Come unico feedback ho che mi trovo benissimo, sembra un filo più piccolo dei moderni 1/2c, più comodo ma più aperto.

Sai mica, così per curiosità, a quando è databile?
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Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« Reply #4 on: March 20, 2014, 09:02:59 PM »
Bravo Cesco, ci mancavi. bella recensione.
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Offline Cesco

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Re:Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« Reply #5 on: March 20, 2014, 11:22:47 PM »
Grazie Valter, Fac e Enzo!

Per Xadhoom, da quello che mi dici, se il punto e' piccolo ed e' vicino al Corp, il bocchino e' degli anni '80 (Corp. Small period).

 salut

Offline Zosimo

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Re: Comparazione Bach diverse annate (dal NY ai giorni d'oggi)
« Reply #6 on: December 01, 2023, 12:30:36 PM »
Aggiorno il post perchè nel frattempo
ho provato il bach New York. Me lo aspettavo più scuro dei Mt Vernon( perchè? non lo so a sensazione)
invece è  più chiaro, ma hanno un appoggio molto comodo sembra che serrino le labbra in una determinata
posizione. Credo, io ho un 7c, che la misura sia più piccola di come conosciamo noi oggi un 7c.
Mi hanno regalato un MT Vernon 10 e mezzo c e ho un 7c, molto scuri e abbastanza intonati. purtroppo dopo un po' di tempo
sento sulla parte superiore del labbro come un fastidio di non riuscire a riposizionarmi bene come impostazione,
ma il suono è molto bello e questo avviene dopo qualche ora, almeno a me a voi sicuramente no. Non posso provare il 3c perchè costa
una fucilata e anche l' 1 e mezzo credo sia costoso, a quel punto compro un Al Cass ( si sono un feticista al cass) non fate battute da bar
Ho anche un bac corp punto piccolo anni 80, appoggio comodo , facile da suonare ma suono meno bello di NY E Mt Vernon.
Escludendo i moderni, mi resta da provare il corp senza punto e quello con il punto grande. cioè anni 60 e 70.
Se riuscirò, vi aggiornerò.
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie ('60)
Bocchino: ideatore della penna Bar Rocco, Bris Bois e della tazza V6 Turbo