Author Topic: Jens Lindemann sulle misure dei bocchini  (Read 6359 times)

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Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« on: March 26, 2014, 07:21:53 PM »
Posto questa breve intervista di Jens Lindemann sulle misure dei bocchini: http://www.youtube.com/watch?v=2ktNxEX8Ggw
Provo a fare una piccola traduzione per coloro che non sanno l'inglese: in sostanza, Lindemann afferma che il 99% degli studenti con problemi che vanno a da lui usano bocchini con misure troppo grandi. In più, suggerisce di provare misure intorno al 5C o 7C Bach, mentre in generale sconsiglia dal 16 in poi per Yamaha/Schilke e dall'1 1/2 in poi per Bach. Dice che raramente prova a cambiare impostazione, quando qualcuno ha problemi di fatica eccessiva gli consiglia di diminuire il diametro interno del bocchino. Mia personale opinione: un video del genere è quantomeno pericoloso, viste le orde di trombettisti (mi ci metto anche io) che non aspettano altro che sentirsi dire che il problema è il bocchino... secondo me, a meno di estremi tipo voler fare la 5° di Mahler con un 5A4a o di voler suonare Titans di William Russo con un 1A, il problema non è quasi mai il bocchino, tuttavia Lindemann è un solista internazionale ed insegna nelle Università mentre io pontifico da dietro una tastiera, quindi.....
Che ne pensate?

Offline anrapa

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #1 on: March 26, 2014, 08:01:25 PM »
Io invece penso che abbia ragione, fatti i dovuti distinguo: il motivo vero per il quale in orchestra o in conservatorio ti portano a suonare bocchini con la TAZZA larga e profonda è che cercando di portarti ad avere un suono il più grosso possibile. Tralasciando il discorso di intonazione e risonanza della Bach e delle trombe similari che sarebbe fin troppo facile cavalcare il vero problema è che il suono è funzione più del foro e della penna che non della tazza.
Per dare un'idea un B6 (un 7C Bach? un 5C?) Prana ha un suono immensamente più grosso ed aperto di un Bach 1X 22/24!!!
Mentre i bocchini dal foro e dalla penna larga sono di difficile gestione per quanto riguarda l'aria quelli con la tazza larga sono più stressanti per la muscolatura delle labbra.
Negli anni mi sono convinto (beh, così mi hanno detto dei grandissimi della tromba) che è più facile imparare a gestire meglio l'aria delle labbra: se nel primo caso un'insufficiente flusso può rendere il suono "moscio" nel secondo delle labbra troppo chiuse strozzano il suono e TUTTO diventa più difficile.
Io sono passato dal suonare come prima tromba con un B1-1 Monette negli anni che furono e con risultati quasi drammatici a fare 6 o 7 Charlier (con le giuste pause) uno dopo l'altro con un suonone che prima semplicemente mi sognavo, pur usando un B6.
Quindi ben vengano i bocchini "piccoli" per me, le labbra reggono molto meglio di una volta ed il risultato sonoro è molto migliore.
Lascio ovviamente fuori dalla discussione i bocchini idioti, gli Schilke N.6 o 5, i Bach sopra il 10 e mezzo (e anche su quello ho mille e più riserve...), tutta ferraglia che andava bene mille anni fa quando non c'era il frigorifero, quando il gabinetto ce l'aveva il signorotto locale o, ai giorni nostri, per quegli specialisti che fanno a gara con la porta di casa mia a chi cigola meglio. :D
Anche fra i grandi acutisti quei diametri sono considerati assolutamente irragionevoli!
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Offline fac

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #2 on: March 26, 2014, 08:56:07 PM »
Il discorso che fai è del tutto logico e ragionevole, però comunque tieni in considerazione il bilanciamento fra larghezza del diametro e larghezza del foro! Ad esempio passare da 1 1/2 gola 27 ad un 5 ma con gola 22 è comunque un bilanciamente in qualche modo, diminuire solo il diametro invece è diverso, o no? Poi che ci sia chi consiglia l'1B perchè "una volta lo zio di un amico del nonno di Herseth ci fece il primo studio del Peretti 2" è un altro discorso, purtroppo succede spesso....

Offline DENNY96RX

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #3 on: March 26, 2014, 10:17:45 PM »
per quegli specialisti che fanno a gara con la porta di casa mia a chi cigola meglio. :D
sbellicars sbellicars sbellicars sbellicars sbellicars sbellicars ahahahahhahahahahah ma come ti vengono ???

tempo fa (4,5 mesi fa ) andavo impazzendo alla ricerca del bocchino giusto per me ... poi ne parlai molto con il mio prof che quel giorno mi diede una grandissima lezione ... dicendomi io ho fatto tutto il conservatorio con il bach 1 1/2c dorato senza mai cambiare ... e da quella parole ho capito quale fosse il bocchino giusto ... ovvero quello con il quale avrei sempre studiato ... cosi dopo vari passaggi prima dal 7c poi al 5c e ora mi trovo a suonare con un bach 3c (che da poco ho aggiunto un booster denis week) sono 6 mesi e più che suono con il bach 3c che sarebbe piccolo visto che ho le labbra come canotti, ma solo al pensiero di separarmi dal 3c mi viene la pelle d'oca... aggiungo che la nostra mente è fortissima.. e delle volte per questini mentali ci blocchiamo

bye bye  salut salut
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Offline anrapa

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #4 on: March 26, 2014, 10:40:34 PM »
Il discorso che fai è del tutto logico e ragionevole, però comunque tieni in considerazione il bilanciamento fra larghezza del diametro e larghezza del foro! Ad esempio passare da 1 1/2 gola 27 ad un 5 ma con gola 22 è comunque un bilanciamente in qualche modo, diminuire solo il diametro invece è diverso, o no? Poi che ci sia chi consiglia l'1B perchè "una volta lo zio di un amico del nonno di Herseth ci fece il primo studio del Peretti 2" è un altro discorso, purtroppo succede spesso....

Purtroppo il 99% dei trombettisti cambia il diametro (e la profondità) della tazza senza neanche sapere che esiste la possibilità di variare il foro o la penna. I pochi che nei conservatori vengono "iniziati" all'1 e un quarto C 22/24 fanno un doppio salto nel buio: tazza larga E foro e penna larghi. Secondo me è troppo tutto insieme.
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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #5 on: March 27, 2014, 10:27:44 AM »
Passare dal 7C all'1C 22/24 è come cadere nello strumento..... piccola curiosità, davvero facevi la prima con il B1-1?  impaurit

Offline anrapa

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #6 on: March 27, 2014, 10:50:05 AM »
Si, è stato il mio primo Monette e mi piaceva da morire il suono, ero disposto a soffrire pur di avere un suono migliore. :D
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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #7 on: March 27, 2014, 12:16:08 PM »
Bè però sempre meglio sacrificarsi per il suono più bello possibile che sacrificarsi per i fischi "sfonda timpani" apprezzabili solo dai cani del vicinato ahahahaha  sbellicars

Offline anrapa

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #8 on: March 27, 2014, 01:18:23 PM »
Esatto!
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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #9 on: March 27, 2014, 02:57:23 PM »
Beh, suonare lead con quella vasca da bagno era un vero atto di masochismo! In più secondo me nel contesto big band/commerciale i benefici in termini di suono in buona parte si perdono (vuoi per il suono della big band, vuoi per l'intermediazione dell'amplificazione), per cui il gioco davvero non vale la candela. Vero è però che molti nel bocchino da lead cercano solo le note acute, di fatto "sacrificando" il suono oltremodo, ma se il bocchino è scelto a dovere si possono trovare eccellenti compromessi. Io per esempio mi trovo benissimo coi Monette da lead (tranne il BL6, che ho provato una volta e che è una roba onestamente folle...), mentre invece non mi sono trovato per niente bene con il 4SV Warburton: l'ho provato con tre penne diverse, ma era sempre paurosamente calante in alto ed il suono parecchio sacrificato sotto, almeno con la mia Schilke.

Quanto al diametro in generale, per me il primo parametro deve essere la comodità. Io per esempio con le misure medio-piccole mi trovo male. Le riesco a suonare (diciamo che il mio limite nel piccolo è il 7C), ma sono sacrificato. In grande penso di essere già al limite con il B2S3.
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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #10 on: March 27, 2014, 05:19:08 PM »
Manco a farlo apposta oggi è venuto a trovarmi un amico che fa la prima tromba in big band e suona nelle orchestre di liscio, voleva provare dei Monette perché ne ha trovato uno in vendita ed era curioso di provare...
Lui suona con uno Schilke 14A4A e voleva prendere un B2...
Io almeno suonavo con un 15B Yamaha all'epoca!!!
Gli ho fatto provare una quindicina di bocchini oltre a quelli di Adam sulla sua/mia P3, un dramma!!! Non gli usciva nulla di decente e gli acuti erano tutti MOLTO crescenti (guarda un po'....).
Io all'epoca desideravo solo provare un Monette e, parliamo di 10 o forse 15 anni fa, non erano affatto comuni, quello c'era e quello suonavo: un pazzo!!!
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« Reply #11 on: March 27, 2014, 06:24:04 PM »
Il famoso "crescente causa carogna"?  sbellicars comunque la cosa più inquietante è il primo commento sotto il video di Lindemann "Absolutely right! Its a myth..Since i play a Schilke 6a4a i finally can play for hours even in the upper register.. thanks master Lindemann!!!"....... il famoso bocchino per acuti esiste!  sbellicars

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #12 on: March 27, 2014, 06:33:37 PM »
Lascio ovviamente fuori dalla discussione i bocchini idioti, gli Schilke N.6 o 5, i Bach sopra il 10 e mezzo (e anche su quello ho mille e più riserve...), tutta ferraglia che andava bene mille anni fa quando non c'era il frigorifero, quando il gabinetto ce l'aveva il signorotto locale o, ai giorni nostri, per quegli specialisti che fanno a gara con la porta di casa mia a chi cigola meglio. :D Anche fra i grandi acutisti quei diametri sono considerati assolutamente irragionevoli!

Considerando che:

Bill Chase suonava proprio con uno Schilke 6a4a (o addirittura il 5a4a)

Maynard Ferguson con un Jet Ton dal diametro minuscolo

Cat Anderson  con un custom by Charlie Allen che fa paura (vedi le repliche su ebay)
http://www.ebay.com/itm/EL-Gato-Austin-Custom-Brass-Cat-Anderson-replica-trumpet-Mouthpiece-/290966021198?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item43beed244e

http://www.ebay.com/itm/LEGENDS-SuperCat-I-II-III-500-550-600-Trumpet-Mouthpiece-HW-SW-LW-/321356694000?pt=Brass_Instruments&var=&hash=item4ad25a01f0

e che quasi tutti i Grandi (non solo acutisti) hanno adoperato i MITICI Al Cass (diametri intorno a 15.85/16.00)
fonte: http://www.alcasstribute.com/musicians_plays_al_cass_239.htm

qualche dubbio mi viene  ;D D'accordo sui Monette  Prana e l'intonazione, ma la storia parla chiaro, semmai va approfondito il discorso riguardante il bordo, ma questa è un'altra storia...

Per un parere più autorevole del mio basta leggere gli ultimi post su fb firmati Andrea Tofanelli...
Per quanto mi riguarda posso solo dirvi che da quando un amico mi ha fatto conoscere i diametri stretti tutto è cambiato in meglio, non solo i fischi  pollices

Offline anrapa

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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #13 on: March 27, 2014, 07:21:19 PM »
Io non cambierei la mia intonazione ed il mio suono con due ottave aggiuntive ma mi rendo conto che la maggior parte dei trombettisti non la pensa così.
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Re:Jens Lindemann sulle misure dei bocchini
« Reply #14 on: March 27, 2014, 07:50:36 PM »
Questo ci voleva, un pò di sano dibattito!  :D Allora, i grandi: Charles Schlueter Monette B1-1, Herset Bach 1, Marsalis B2S3, ecc...
Parere mio: i grandi non fanno testo, fa più testo il genere che si suona, tu nomini Bill Chase, Maynard e Cat Anderson, evidentemente rappresentano un genere ben preciso, Herset e Schlueter rappresentano un altro genere totalmente diverso, Marsalis... bè è Marsalis  :D tutto sta secondo me nel trovare "the right tool for the right job" senza assoluti!