Author Topic: Musica contemporanea  (Read 6374 times)

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Offline Valejazz

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Re: Musica contemporanea
« Reply #15 on: December 19, 2008, 02:10:50 PM »
Quindi vale ti chiedo: questo ragionamento può essere fatto anche con la musica mentre si ascolta varese cage stockhausen?

Questi tre artisti sono davvero diversissimi fra di loro...il mio preferito è Varese, che non ha molto a che fare con l'aleatorietà di Cage ad esempio.. che poi non è sempre aleatorio, certe cose sì e fin troppo ma la musica per pianoforte preparato è spesso molto diversa dal Cage provocatorio che secondo me ha fatto il suo tempo.

Credo si debba distinguere la provocazione, che rompe un'abitudine ma tende a invecchiare presto (vedi il bidet di Duchamp), dalla voglia di esprimere emozioni nuove in modo nuovo e in un mondo nuovo. Io trovo molto datata e noiosa la pop art mentre ritrovo un mondo di emozioni familiari in Rothko e Pollock, tanto per parlare di arte.

Stockhausen lo conosco troppo poco per poterne parlare e fa parte di un orientamento europeo che con Cage e la sua visione fra zen e USA ha pochissimo a che fare...

Lo sperimentalismo americano che ha in Charles Ives il suo campione ed è molto legato al jazz (sia quello anni 20 che bebop o free) è lontanissimo dalla scuola di Darmstadt che a sua volta contiene autori molto diversi. Ad esempio mi attira più Boulez di Stock..
« Last Edit: December 19, 2008, 02:18:04 PM by Valejazz »

Offline Valejazz

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Re: Musica contemporanea
« Reply #16 on: December 19, 2008, 02:16:22 PM »
E' giusto che un musicologo o un "jazzologo" come Valejazz esprima un giudizio ponderato e rispettoso ma sul piano edonistico, che è quello di quasi tutti i musicofili, questa musica sembra poco soddisfacente. Credo che ci siano anche spiegazioni fisiologiche di questo spaesamento.

Io mi sento soprattutto un musicofilo devo dire... e mi trovo sempre un po' defilato...con i bopper difendo i Bill Dixon, con i fan dell'Instabile difendo Wynton...alla fine mi piace la libertà di espressione che al giorno d'oggi si tende a comprimere.

Quandi parli di spaesamento fisiologico pensa che la 9 di Beethoven fu stroncata in certi suoi passaggi e si diceva che LvB ormai sordo aveva scritto cose senza senso e fastidiose all'orecchio.

Prima del temperamento equabile non si praticavano modulazioni a tonalità lontane...quando ancora si cercava una soluzione (e ci vollero un paio di secoli per arrivare al nostro sistema tonale come lo vedi nel pianoforte) Frescobaldi di stufò e scrisse lo stesso dei brani con modulazioni ardite, fu praticamente aggredito e stroncato da tutti ;)

Poi nel free jazz non si pratica l'atonalità, che in effetti crea bei problemi al nostro cervello, ma la pantonalità (come dice George Russell) che ha le sue buone radici africane ed è compresenza di più centri tonali....

Vabbè smetto di fare la maestrina delle elementari :D

Offline DarioT

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Re: Musica contemporanea
« Reply #17 on: December 19, 2008, 03:09:43 PM »
fate, fate i "superficiali" con Valejazz, che poi vi stronca !!  ovazion
Ben vi sta' !!  ;D

it's time to play some "D"

Offline miles74

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Re: Musica contemporanea
« Reply #18 on: December 19, 2008, 04:23:43 PM »
premetto che a livello di conoscenza teorica ne so poco di free jazz.
ma devo dire che questo video non mi dispiace,certo non è una musica semplice da ascoltare e non è sicuramente la mia preferita.
devo dire però che uno dei dischi jazz che mi piace di più in assoluto è proprio "free jazz" di ornette coleman disco manifesto del genere omonimo.
complimenti a valejazz per la competenza su queste materie  pollices
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Offline Valleyman75

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Re: Musica contemporanea
« Reply #19 on: December 19, 2008, 04:44:44 PM »
Vabbè smetto di fare la maestrina delle elementari :D
non pensarci neanche, è un picere leggerti!  ovazion applaus

Offline tangosoprano

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Re: Musica contemporanea
« Reply #20 on: December 20, 2008, 12:14:23 PM »
Complimentoni Valejazz per la competenza, mi associo a tutti nel dirti che è un piacere leggerti, mi vorrai scusare ma sono ancora acerbo e distinguo solo la musica dal rumore e quando non capisco la musica automaticamente mi si apre il cassetto del rumore. Però se mi applico magari miglioro........ ovazion
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Offline Asterix

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Re: Musica contemporanea
« Reply #21 on: December 20, 2008, 01:18:39 PM »
Io mi sento soprattutto un musicofilo devo dire... e mi trovo sempre un po' defilato...con i bopper difendo i Bill Dixon, con i fan dell'Instabile difendo Wynton...alla fine mi piace la libertà di espressione che al giorno d'oggi si tende a comprimere.

Quandi parli di spaesamento fisiologico pensa che la 9 di Beethoven fu stroncata in certi suoi passaggi e si diceva che LvB ormai sordo aveva scritto cose senza senso e fastidiose all'orecchio.

Prima del temperamento equabile non si praticavano modulazioni a tonalità lontane...quando ancora si cercava una soluzione (e ci vollero un paio di secoli per arrivare al nostro sistema tonale come lo vedi nel pianoforte) Frescobaldi di stufò e scrisse lo stesso dei brani con modulazioni ardite, fu praticamente aggredito e stroncato da tutti ;)

Poi nel free jazz non si pratica l'atonalità, che in effetti crea bei problemi al nostro cervello, ma la pantonalità (come dice George Russell) che ha le sue buone radici africane ed è compresenza di più centri tonali....

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Offline Luca Calabrese

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Re: Musica contemporanea
« Reply #22 on: December 20, 2008, 06:13:14 PM »
con i bopper difendo i Bill Dixon, con i fan dell'Instabile difendo Wynton...alla fine mi piace la libertà di espressione che al giorno d'oggi si tende a comprimere.

Come non essere d'accordo con te?
Ritengo però sia normale che, su un forum di trombettisti, si cada nel tranello di considerare positivo solo ciò che è trombettisticamente perfetto. Ma lo ripeto: la tromba è un mezzo, non il fine. Il fine è riuscire a esprimere ciò che si ha dentro. Per farlo occorrono i mezzi tecnici, ma non bastano.

L'arte deve far pensare, discutere. Può far inorridire ma deve risvegliare le menti sopite vittime del conformismo di questi tempi. Oggi l'ho già scritto in un altro posto (si vede che è la giornata giusta) ma  c'è assoluto bisogno di risveglio e l'arte può rappresentare quel calcio nei coglioni del quale la gente ha assoluto bisogno per svegliarsi. Questo non vuole dire che deve piacervi l'instabile, ornette o bill dixon per forza, perchè fa elite... significa aver il desiderio di guardarsi intorno e di non accontentarsi. Poi c'è a chi piace Pollok e a chi piacciono le margherite nel vasetto.

Offline Valejazz

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Re: Musica contemporanea
« Reply #23 on: December 20, 2008, 08:16:20 PM »
Complimentoni Valejazz per la competenza, mi associo a tutti nel dirti che è un piacere leggerti, mi vorrai scusare ma sono ancora acerbo e distinguo solo la musica dal rumore e quando non capisco la musica automaticamente mi si apre il cassetto del rumore. Però se mi applico magari miglioro........ ovazion

Ascolta sempre ciò che ti piace, non seguire mode di massa o tendenze culturali di elite, però curiosa sempre e se una cosa non ti piace...non è che ti debba piacere ma lasciale uno spazio di manovra..non chiudere la porta al dubbio e magari un giorno cambierai idea..o magari no ma con rispetto per quanto, giustamente, non ti comunica...

Così parlò Valeriothustra :D

Offline Amarilly

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Re: Musica contemporanea
« Reply #24 on: December 20, 2008, 10:04:09 PM »
Ascolta sempre ciò che ti piace, non seguire mode di massa o tendenze culturali di elite, però curiosa sempre e se una cosa non ti piace...non è che ti debba piacere ma lasciale uno spazio di manovra..non chiudere la porta al dubbio e magari un giorno cambierai idea..o magari no ma con rispetto per quanto, giustamente, non ti comunica...

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Offline lucap

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Re: Musica contemporanea
« Reply #25 on: December 21, 2008, 01:28:21 AM »
Io mi sento soprattutto un musicofilo devo dire... e mi trovo sempre un po' defilato...con i bopper difendo i Bill Dixon, con i fan dell'Instabile difendo Wynton...alla fine mi piace la libertà di espressione che al giorno d'oggi si tende a comprimere.

Quandi parli di spaesamento fisiologico pensa che la 9 di Beethoven fu stroncata in certi suoi passaggi e si diceva che LvB ormai sordo aveva scritto cose senza senso e fastidiose all'orecchio.

Prima del temperamento equabile non si praticavano modulazioni a tonalità lontane...quando ancora si cercava una soluzione (e ci vollero un paio di secoli per arrivare al nostro sistema tonale come lo vedi nel pianoforte) Frescobaldi di stufò e scrisse lo stesso dei brani con modulazioni ardite, fu praticamente aggredito e stroncato da tutti ;)

Poi nel free jazz non si pratica l'atonalità, che in effetti crea bei problemi al nostro cervello, ma la pantonalità (come dice George Russell) che ha le sue buone radici africane ed è compresenza di più centri tonali....



Ti ringrazio per la risposta che è molto istruttiva.
Non se per la distanza che smussa le durezze, ma io continuo a credere sensata l'idea che ci sia una differenza tra l'evoluzione e il mutamento del gusto che segna certi passaggi storici e la rottura provocata da certi movimenti di avanguardia dello scorso secolo.
Tempo fa lessi un libro di un fisico docente universitario e musicofilo, un certo Frova, che spiegava sia il nostro addestramento a musiche sempre più difficili sia l'impossibilità di spingere questa crescita fino a includere anche la musica del novecento che operò il rifiuto della tonalità. Per lui un limite c'è e, si parva licet, anche per me. Credo che questo possa valere anche per certo free molto ... free. Anche se , come giustamente mi hai segnalato (e insegnato) qui non si tratta propriamente di un rifiuto assoluto della tonalità.
Courtois Evolution IV bocchino bach 3c
Bach 37ML
Cornetta Martin imperial anni 60

Offline Valejazz

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Re: Musica contemporanea
« Reply #26 on: December 21, 2008, 01:13:27 PM »
Non se per la distanza che smussa le durezze, ma io continuo a credere sensata l'idea che ci sia una differenza tra l'evoluzione e il mutamento del gusto che segna certi passaggi storici e la rottura provocata da certi movimenti di avanguardia dello scorso secolo.

E' vero che alcuni movimenti del 900 sono un po' troppo esperimenti di laboratorio e questa distanza dalla vita reale si sente e molto.

Sulla tonalità ricordiamo però che è invenzione recente ed europea, roba di neanche tre secoli, prima e nelle altre culture del mondo esiste la modalità, che prevede organizzioni varie dell'ottava ma non ha quella rigida gerarchia (tonica dominante ecc) propria del sistema tonale. Sistema che è anche una violenza rispetto alla distribuzione naturale degli armonici ed è nato davvero come invenzione da laboratorio.

Ora lo vediamo come naturale logico e difficilmente sostituibile, ma ricordiamoci che nasce innaturale tanto quanto la dodecafonia, la musique concrete francese del dopoguerra (brani per cigolio di porta ad es)... e su questo c'è da riflettere.

Se ci trovassimo in un isola deserta senza strumenti temperati, magari con la nostra sola voce...pochi anni e torneremmo tutti all'intonazione pre-temperata.

Detto questo io preferisco Stravinskj a Schoenberg tanto per fare un esempio..ma è utile ricordare sempre che il sistema tonale NON è naturale ;)

Offline Valejazz

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Re: Musica contemporanea
« Reply #27 on: December 21, 2008, 01:22:35 PM »
L'arte deve far pensare, discutere.

Sì ma ti lancio una piccola provocazione...spesso penso che l'arte debba soprattutto "non dovere"...in fondo la musica si spiega solo dicendo cosa "non" è, per opposizione e mai per affermazione diretta.

Poi a volte rifletto sul rapporto arte e politica e ritengo molto più politico lo swing della All American Rhythm Section di Count Basie rispetto a tutte le composizioni apertamente politicizzate di Liguori, Sepe ecc

Quel modo di suonare il contrabbasso di Walter Page è un esempio di estetica politica e filosofia che ha cambiato il 900 (quindi il pensiero, l'ecologia del suono ecc) più di ogni affermazione o manifesto.

Hai senza dubbio ragione a dire che fra trombettisti (musicisti in generale) troppo spesso si punta tutto al bisacuto o al passaggio veloce e immacolato, dimenticando la musica e rinunciando all'espressione magari imperfetta, ma personale e intima.

Magari dopo Vizzutti, Maynard, Sandoval, ascoltiamoci anche Bunk Johnson tanto per ricordare quali sono le radici e le ragioni di quanto suoniamo :)

don tonino

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Re: Musica contemporanea
« Reply #28 on: December 21, 2008, 01:58:33 PM »

Magari dopo Vizzutti, Maynard, Sandoval, ascoltiamoci anche Bunk Johnson tanto per ricordare quali sono le radici e le ragioni di quanto suoniamo :)

MON! mamma mia quanto è vero!
posso suggerire le edizioni American Music per Bunk Johnson?
hai ragione caro valerio.
don tonino

Offline Valejazz

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Re: Musica contemporanea
« Reply #29 on: December 21, 2008, 03:08:32 PM »
posso suggerire le edizioni American Music per Bunk Johnson?

e certo che puoi :)