L'arte deve far pensare, discutere.
Sì ma ti lancio una piccola provocazione...spesso penso che l'arte debba soprattutto "non dovere"...in fondo la musica si spiega solo dicendo cosa "non" è, per opposizione e mai per affermazione diretta.
Poi a volte rifletto sul rapporto arte e politica e ritengo molto più politico lo swing della All American Rhythm Section di Count Basie rispetto a tutte le composizioni apertamente politicizzate di Liguori, Sepe ecc
Quel modo di suonare il contrabbasso di Walter Page è un esempio di estetica politica e filosofia che ha cambiato il 900 (quindi il pensiero, l'ecologia del suono ecc) più di ogni affermazione o manifesto.
Hai senza dubbio ragione a dire che fra trombettisti (musicisti in generale) troppo spesso si punta tutto al bisacuto o al passaggio veloce e immacolato, dimenticando la musica e rinunciando all'espressione magari imperfetta, ma personale e intima.
Magari dopo Vizzutti, Maynard, Sandoval, ascoltiamoci anche Bunk Johnson tanto per ricordare quali sono le radici e le ragioni di quanto suoniamo