Questa settimana a livello trombettistico per me è stata intensa, ma anche faticosa. Venivo da un periodo di studio tutto sommato regolare, ma avevo come l'impressione di essere "imballato". Poi una settimana lavorativamente impegnativa mi ha tenuto lontano dallo strumento. Giovedì lezione in Civica, che si è trasformata in un happening pazzesco per il fatto che Adam è venuto con Tony a trovare Giuffredi, con conseguenti prove dei reciproci strumenti dei due e relativi fuochi d'artificio per ore ed ore. Io nel mio piccolo ho suonicchiato, ma quella sensazione di "imballamento" persisteva. Venerdì al seminario a Grugliasco ho fatto qualche prova a casa di Tony, ma ho sentito subito delle difficoltà, soprattutto col bocchino da lead, tanto che non me la sono sentita di provare a suonare la prima, anche se le parti erano più o meno alla mia portata. Sabato altra lezione con Giuffredi, al quale ho esplicitato le mie difficoltà, col suono che mi si chiudeva sopra il sol centrale. Un po' di esercizi, tutte cose già fatte e già viste, ma stranamente troppa fatica.
Dopo un po' il Giuffro, che ha capito il vero problema, ha smesso con gli esercizi, ha messo su una base, ed abbiamo cominciato ad improvvisare, un blues ed un pezzo funk di Bob Mintzer, senza neanche stare a guardare gli accordi. Beh, come mi sono lasciato andare, è magicamente tornato tutto come prima... E' bastato smettere di pensare al perché ed al come e cosa avrei dovuto fare che mi è saltato il tappo, saremo stati mezz'ora a fare i tamarri ad un volume sconsiderato... Ora sono tornato a casa da poco da un concerto soul/funk, due belle ore senza fatica, arrivando fino alla fine avendo fatto tutto quello che dovevo fare e senza essermi macinato il labbro: avrei potuto andare avanti ancora per molto.
Passato questo momento di "crisi", a freddo ho capito qual era il problema: ho fatto settimane studiando abbastanza, ma suonando troppa poca musica per piacere. La mente si è avvitata sul mezzo ed ha perso di vista il fine, e questo ha fatto grippare anche il mezzo... Mai perdere di vista il fine, il piacere puro della musica.