... perdonatemi, non c'è nessuna polemica e la domanda di PatMikeMeth è assolutamente legittima.
Fermo l'indiscutibile correttezza del test di Anrapa;
Fermo che nessuno mette in discussione che sia fatto "onestamente";
Fermo che pochi hanno una Monette per poter fare raffronti con la propria simil Bach;
Fermo che il livello strumentale e musicale per poter eseguire un test serio sull'intonazione di una tromba DEVE essere molto alto (significativo l'esempio su PaoloTrettel);
è possibile oggettivamente riconoscere l'intonazione di una tromba senza essere affinati (negli anni) ad un tanto riconoscere?
La risposta è ... no.
Secondo me è come pretendere di saper accordare un pianoforte solo perché si è in grado di battere un tasto bianco ed uno nero e si sa riconoscere che uno è un DO ed uno un Mib (vedasi il percorso a ostacoli che devono affrontare gli accordatori di piano per diventare "qualcuno"...).
Allorquando un trombettista afferma che il proprio strumento è "intonato", lo fa basandosi sul proprio modo di suonare e sulla tromba che utilizza come riferimento primario.
Suonando per due mesi la Martin, se passo a freddo alla Bach, ora, questa mi sembra "stonata"... appena presa la Martin, la sensazione era esattamente all'opposto... a prescindere dalla mia (accertata da Anrapa) incapacità a suonare in modo tale da poter testare le trombe come si deve.
Ora, chi ha come riferimento primario una Monette - e che, ovviamente, sa suonare centrato e risonante - è chiaro che sarà in grado di "capire" dei parametri che non si è in grado nemmeno di immaginare...
Da qui la mia domanda... oggi come oggi, se non gira per casa una Monette, come si fa a suonare intonati, centrati e risonanti?
Oggi come oggi usando una tromba "standard" è impossibile essere allo stesso tempo perfettamente intonati, perfettamente centrati e perfettamente risonanti. Con una tromba di qualità accettabile secondo gli standard del mercato è possibile essere perfettamente intonati, abbastanza centrati e sufficientemente risonanti (non dimentichiamo che quello che conta di più è il trombettista). Ma su molte note sarà necessario utilizzare posizioni di ripiego e/o correzioni di labbro, che inevitabilmente compromettono (anche se in misura accettabile) il risultato.
Faccio l'esempio della mia Schilke, tromba di livello professionale considerata di fascia alta ed "intonatissima". Come quasi tutte le trombe sul mercato ha il MI quarto spazio calante (in maniera piuttosto marcata), il sol alto crescente ed il do basso crescente. Il do acuto è leggermente calante. Il re acuto effettivamente viene meglio aperto che con 1. Questo non impedisce che tanti grandi trombettisti ci suonino benissimo. Ma se vogliamo parlare di oggettività, quegli armonici non sono a posto. Lo sono abbastanza da suonare bene, ma non sono a posto, poche balle.
Mi spiace tirare sempre in mezzo Giuffredi, ma è l'esempio che conosco di più e che ho potuto sperimentare di persona, un trombettista eccellente che ha fatto una carriera sulla Bach 37, che ha suonato le Courtois, che ancora oggi possiede la Bach e ben due Schilke, e che da quattro anni suona Monette. Un trombettista sulla cui qualità del suono non ci sono discussioni. L'ho sentito suonare una di fianco all'altra tutte queste trombe e tante altre, e sono pronto a dire che se qualcuno potesse assistere alle stesse prove e sostenesse che la Monette non produce un risultato evidentemente migliore, i casi sarebbero due: o è sordo, o mi prende per il culo. La differenza di qualità del suono e, soprattutto, di proiezione, dovuta al fatto che può suonare OGNI SINGOLA NOTA nel punto di massima risonanza dell'armonico, è lampante. Dirò di più: ho assistito ad un confronto diretto tra la Monette 30th Anniversary e la Schilke S32HD nella sala della banda di Treviglio, una sala molto secca: vi assicuro che la Schilke sembrava un giocattolo al confronto. E stiamo parlando di una Schilke. Ed il trombettista era sempre lo stesso e suonava sempre bene.
Questo è quello che ho potuto sentire io con le mie orecchie tante volte. Poi ognuno è libero di crederci o meno. Se vogliamo essere oggettivi, parliamo di cose oggettive.
Vuoi un altro dato oggettivo? Le Monette hanno un problema: il fatto di usare fori molto grandi, necessario per ottenere l'equilibrio perfetto di intonazione, è critico per molti trombettisti, perché in situazioni estreme (acustica sfavorevole, stanchezza o altro) comporta minor margine di errore per il trombettista. Questo è il motivo per cui ancora sono trombe poco utilizzate, e questo a mio parere è il fronte su cui Monette deve lavorare di più (e ci sta lavorando, già la P3 30th Anniversary è molto più confortevole della P3 standard).
Riassumendo: è necessaria una Monette per suonare perfettamente intonati, risonanti e centrati allo stesso tempo su tutte le note? Si.
E' necessaria una Monette per suonare con una qualità sufficiente per gli standard professionali? No.
Sulla Martin non insisto perché parlo per sentito dire, e mi riservo di esprimere un parere a ragion veduta se e quando avrò la possibilità di suonarne una.