La visione di questo post è sconsigliata a chi è soggetto a problematiche cardiache. Per tutti quelli che malgrado questa premessa vorranno prenderne visione si consiglia di tenersi stretto il proprio strumento sulle ginocchia e ripetere in continuazione:" la mia tromba è quì con me; al sicuro".
Per i più forti la visione del post avrà pur sempre un effetto simile a quando si assiste ad una scena dove qualcuno prende un'efficace calcio sui testicoli e l'azione consequenziale è quella di portare le mani in loco a mo' di protezione, anche se l'azione non rappresenta una minaccia diretta ed attuale.
L'espianto delle varie parti del canneggio tramite flex non è stata difficile. Un po' laboriosa quella delle rifiniture mediante "Dremel". Invece panico totale quando, ad operazione che ritenevo conclusa, ho cercato di inserire i pistoni: neanche entravano. Ho subito realizzato che quando si assembla una tromba, le saldature ripetute del canneggio sulla meccanica provocano una tensione sulla camera di scorrimento del pistone deformandola in misura micrometrica. Tant'è che è poi necessario adattare nuovamente la camera al pistone effettuando la lappatura. Ho dovuto dunque effettuare una lappatura mediante grafite abbastanza lunga. Ogni sera un pistone per volta; su e giù in continuazione per tutta la durata di un film. Operazione che è stata ripetuta almeno due volte. Ci sono voluti circa 7/8 films.
Se lo strumento fosse stato laccato sarei riuscito a togliere i graffi ed i segni delle saldature.
Tony, se mi mandi la monette.............
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