Nel mio caso tutto è avvenuto così.
Nel 2010 suonavo in un gruppo con due docenti del conservatorio di Bologna (rispettivamente, tastiere e batteria), quindi con un livello piuttosto alto, e venivo sempre richiesto, com'è naturale, di suonare nel registro acuto; tuttavia, avevo sempre meno tempo per esercitarmi e quindi quando fummo chiamati a suonare al Porretta Soul festival il sabato sera dissi al gruppo di trovarsi un'altra tromba, più affidabile.
Da allora ho sempre tenuto la tromba a prender polvere, ma ogni tanto la guardavo dicendo: "prima o poi ricomincerò, ma non ora, ricominciare è una faticaccia perché si deve passare attraverso un paio di mesi di suono schifoso".
Finalmente, in questo agosto sono rimasto a casa per fare un trasloco e ho deciso di ripartire.
Con l'occasione, ho deciso di cambiare impostazione.
Prima suonavo rovesciato, nonostante io abbia l'arcata inferiore un po' arretrata rispetto a quella superiore, e quindi mi trovavo a spingere la mascella molto in avanti, con conseguente affaticamento e contrazione, e soprattutto mi trovavo per forza la lingua tra i denti; inoltre, l'appoggio sul labbro inferiore era nel rosso.
Ora ho ricominciato "dritto" (e anzi un po' verso il basso, per assecondare la mia conformazione facciale).
Ho riniziato con un roll-in totale alla Ghitalla e poi l'ho "strotolato" per trovare un set-up equilibrato verso l'alto.
Ora suono con l'appoggio proprio sul confine tra rosso e bianco di ambedue le labbra.
Del roll-in iniziale, ho conservato un accenno lieve di "mm" a punta dentro il bocchino (la punta spinge contro il bocchino, non viceversa); nell'attacco questa punta viene gentilmente"stappata" dall'aria.
Ora inizio lo studio col solo bocchino, cercando di fare uscire con la sola aria un sol sopra il rigo suonato con il minimo di contrazione e pressione sul bocchino, molto piano e molto morbido.
Riesce un suono molto piccolo, ma pulitissimo.
Fissata a mente quella quella posizione, la uso per studiare il do terzo spazio (note lunghe) e da lì scendo e salgo (sempre per note lunghe) tenendo ferma la posizione e cambiando solo la posizione della lingua.
Devo dire che con questo setup la flessibilità tra gli armonici dal do terzo spazio al do due tagli è molto facile, nel senso che li sento molto vicini e mi basta pensare a "a", "e" o "i" per alzare un poco la lingua e scattare all'armonico superiore; vedo che mi viene anche il tremolo, ma ho paura di studiarlo troppo fino a che non avrò ri-allenato la muscolatura.
Il mio obbiettivo nel medio periodo è di aprire di più il setup e così allargare il suono, mantenendo però la facile flessibilità; per questo mi sa che non c'è che l'esercizio e quindi il progressivo allenamento della muscolatura.
Come sapete, ci vuole tanta pazienza ...