Il Miles del dopo svolta elettrica mi ha sempre suscitato reazioni contrastanti. Da un lato secondo me aveva davvero visto lungo, capendo molto prima di tutti che la parabola del jazz come musica "viva" volgeva al termine, e quindi è senz'altro l'ennesimo esempio di quanto fosse geniale. Dall'altro ho sempre fatto molta fatica ad ascoltarlo.
Recentemente però su Sky Arte hanno fatto un meraviglioso documentario sul concerto di Miles all'isola di Wight, con interviste a Herbie Hancock (anche se non era in quella formazione), Chick Corea, Keith Jarrett, Dave Holland, Jack DeJohnette, Airto Moreira ed altri, oltre che naturalmente al video integrale del concerto. Se vi capita non ve lo perdete, perché è meraviglioso. Illuminante in particolare un pezzo in cui Airto Moreira spiega, "suonando" con la voce il sound di quella band, il concetto musicale.
L'altro passo illuminante è quando ad un certo punto si parla delle pessime critiche che Bitches Brew ricevette dalla stampa jazzistica, e si dice che il problema non erano i critici in sé, ma il fatto che quel disco fosse recensito da critici di jazz, quando ormai non era più jazz. Miles era andato oltre, oltre le definizioni, oltre i canoni, diritto nel futuro.
Last but not least, il video del concerto è stupendo, e quella band era davvero straordinaria. Forse il miglior gruppo che Miles abbia mai avuto, al pari del quintetto con Coltrane.