Io non lancio bombe, né sono pretestuoso.
E' lì che sbagli.
Sono intervenuto perché mi sembrava eccessiva la presa di posizione
contro la recensione positiva di gmaster sugli Al Cass (e mi sembra che nemmeno lui l'abbia presa proprio bene, soprattutto per i toni utilizzati...).
Mi sono limitato a constatare che l'utilizzo di un Al Cass con una Martin
può dare dei risultati che, per i canoni jazzistici OGGETTIVI, sono eccellenti (retropressione e labbro a contatto con il bocchino compreso).
Se il risultato
può essere quello, per me significa che non vi è nulla di "superato" (né nel suono, né nel modo di suonare, né nel materiale utilizzato).
Cosa c'è, di grazia, di provocatorio? Posso pensarla così?
Se un utente dice che si trova bene con un Al Cass, perché non prenderne semplicemente atto invece di attaccarlo al muro?
Anche io sarei curioso di provarli (visti i risultati su trombe oggi vintage che avevano all'epoca)... intento ignobile forse?
Forse che Blue Mitchell, Dizzy, Farmer, Carmell Jones, Thad Jones all'epoca non avevano alternative agli Al Cass?
Perché hanno scelto proprio quello? Se il suono fosse stato così "piccolo" credi che gente del genere avrebbe potuto scrivere le pagine della storia del jazz? Suonare al fianco di gente come Coltrane, Parker, Rollins, ecc.?
Suonavano con altra attrezzatura, altre misure, altri materiali... e allora?
La serie Bach dall'1 al 17 c'era anche all'epoca, per cui il suono "non piccolo" potevano ben ottenerlo anche all'epoca.... eppure hanno scelto l'Al Cass. Ci sarà un motivo o ritieni che fossero degli sprovveduti che prendevano a nolo la prima tromba che capitava loro in mano senza provare, sperimentare, verificare sul palco e in sala di registrazione l'attrezzatura che avevano?
Il risultato è quello che conta... quello è il suono jazz trombettistico cui dovrebbero rivolgersi le nuove leve.
Secondo il mio punto di vista, ovviamente.
Il "normalissimo trombettista moderno", che vuole fare jazz, dovrebbe volgere lo sguardo a QUEL suono, cercando di imitarlo e successivamente emancipandosene.
Sempre secondo il mio pensiero, ovviamente (che evidentemente non è il tuo, ma di ciò dovremo farcene una ragione entrambi).
Cosa di ciò che ho detto può giustificare un attacco personale con offese al seguito?
Non "nascondo la mano", rimango convinto del mio pensiero ed evito ulteriori polemiche o (peggio) di offendere gratuitamente.
Tutto qua.
P.S.: è la seconda volta - da mio "rientro"
- che mi defilo nel mercatino... lasciamo perdere i "miliardi" che non c'entrano nulla...