Vabbé, allora i nomi lo faccio. Detto con la massima pacatezza, per me è Cesco che ha frainteso le parole di Tony, che non ha assolutamente espresso un giudizio di valore artistico sui grandi del jazz, ma ha semplicemente fatto una constatazione di un fatto che è difficile negare, e cioè che oggi i trombettisti professionisti (jazzisti e non) suonano su standard tecnici e qualitativi in senso "tecnico" nettamente superiori a 60-70 anni fa, ed è per questo che molti strumenti utilizzati in passato oggi non possono più essere considerati pienamente "all'altezza" se non per utilizzi estremamente limitati e specializzati. Per tutto il resto si utilizzano strumenti più moderni, da cui i trombettisti moderni riescono normalmente ad ottenere il risultato che cercano senza avere le limitazioni che la strumentazione "vintage" aveva, e questo grazie in primo luogo al fatto che i trombettisti professionisti di oggi hanno avuto accesso ad una didattica mediamente molto migliore rispetto ai loro colleghi del passato.
E si badi, se andate a leggervi altri interventi di Tony, fa lo stesso discorso per i bocchini molto grandi, un tempo considerati imprescindibili per ottenere il suono orchestrale, ed oggi invece non ritenuti più così essenziali da molti trombettisti. C'è una discussione che parte da un'intervista a Jens Lindemann che tratta proprio questo argomento. A nessuno è venuto in mente di pensare che Tony avesse una scarsa considerazione artistica di gente come Schlueter, che suona un bocchino enorme .. Ma il mondo va avanti, ed anche quello che oggi ci sembra perfetto ed insuperabile, invece può essere sempre "superato", perché il mondo cambia, ed il progresso ci fornisce mezzi sempre più sofisticati. Se non ragionassimo così saremmo ancora tutti a soffiare dentro una tromba naturale...
E tutto questo, lo ripeto per l'ennesima volta, non ha NULLA a che vedere con il giudizio di valore artistico. Il fatto che i trombettisti di oggi suonino tecnicamente mediamente meglio non significa che siano artisticamente "migliori". Sempre che il concetto di "artisticamente migliori" abbia un senso, cosa di cui francamente dubito.