C'è tutta una storia dui movimenti facciali che fa Clark Terry, la si trova nella sua bella autobiografia "Clark", purtroppo inedita in Italia. In poche parole: quando era proprio agli inizi un trombettista professionista che probabilmente si sentiva "minacciato" dalle qualità del giovane Clark oppure voleva solo schernirlo gli diede tutta una serie di consigli "sballati" che lui, poverino, eseguì alla lettera per migliorarsi. Fra questi c'era la storia dei movimenti facciali (dell'occhio in particolare). Quando se ne rese conto aveva preso dei vizi e si ripromise in futuro di insegnare sempre a chi glielo chiedeva le cose corrette. Inutile dire che è diventato uno dei più grandi insegnanti di Jazz della storia, anche oggi che è cieco e su una sedia a rotelle per via del diabete continua ad insegnare con entusiasmo.