Author Topic: Per Anrapa recensione tromba Scodwell  (Read 9954 times)

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Offline dirtysound

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Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« on: December 15, 2014, 07:20:09 PM »
Gentilissimo Anrapa , sono dirtysound , sono possessore di una tromba Scodwell standard raw brass, mi sembra di aver capito che tu abbia avuto la possibilità di provare queste trombe, potrei chiederti le tue impressioni musicali e tecniche ? Grazie, un saluto .
Bb Conn 38B ; Bb Scodwell standard con  trimmer kit Harrelson - Taylor ; mouthpiece Bruno Tilz Spetial 11F e 10 , Bach 11C , Monette BL2S3 stc1

Offline anrapa

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #1 on: December 15, 2014, 08:28:16 PM »
Ciao, penso che il mio giudizio su queste trombe sia decisamente meno interessante del tuo visto che ne possiedi una e puoi suonarla tutti i giorni: ci faresti una recensione?
Grazie!
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Offline dirtysound

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #2 on: December 19, 2014, 10:15:29 AM »
Ciao Anrapa , ci avevo già pensato, ma al momento , sto riflettendo approfonditamente sulla accordatura della tromba , quindi volevo capire bene come settare bene la tromba prima di avventurarmi in recensioni che potrebbero essere non corrette, perchè sbagliate all'origine. Ho appena finito di digerirmi le varie accordature possibili : naturali, pitagorica, temperata. E stavo cercando di capire quale fosse la più opportuna per la tromba.Ho alcuni quesiti da risolvere e non è questa la sezione giusta. Probabilmente affronterò l'argomento nella sezione dedicata alla intonazione dello strumento. E' importante! Ad es. con la scala temperata la distanza fra oguno dei dodici semitoni è sempre la stessa a differenza dell'accordatura naturale che, se ho capito bene, funziona per armonici). Fatto salva la regolazione con la pompa di intonazione, se si adottasse la scala temperata e si accordassero con l'aiuto di un frequenzimetro o di un accordatore per pianoforte le tre pompe della tromba, si sarebbe ragionevolmente sicuri che premendo il1° ed il 2° pistone, il suono sarebbe uguale a quello del solo 3° pistone. Il fatto che questa accordatura  risulti possibile già ci direbbe che il costruttore non ha commesso errori di costruzione, ma mi viene da pensare che nessun costruttore sarebbe così scioco da non permettere la regolazione delle pompe in un certo intervallo di regolazione tale da non poter correggere l'accordatura,e quindi la prima considerazione che mi viene in mente è che ragionevolmente,nessuna tromba possa risultare, accordata con le pompe tutte inserite!   Bisognerebbe essere sicuri che l'accordatore da noi utilizzato operi alle frequenze della scala temperata. Bel problema!  Io so che gli accordatori elettronici degli accordatori dei pianoforti sono in pratica dei frequenzimetri. Chissà quelli che si trovano comunemente in giro su che tipo di scala operano l'accordatura, qualcuno ne sa qualcosa ? In questo momento mi sono accorto che non ho ben compreso l'affermazione che la scala temperata divide l'ottava in dodici semitoni la cui distanza è uguale fra loro.A quale distanza ci si riferisce, a quella della lunghezza d'onda associata alla frequenza della nota ?
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Offline Zosimo

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #3 on: December 19, 2014, 10:34:03 AM »
Uno dei post più futuristi che abbia mai letto doh
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Offline PatMikeMeth

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #4 on: December 19, 2014, 10:50:18 AM »
Personalmente lotto tutti i giorni con problemi di intonazione e, dato che il mio strumento principale è la chitarra che non ha problemi seri di intonazione, ciò mi ha sempre disturbato parecchio.
Alla fine , devo dire che ho accantonato tutta la questione poiché come si diceva sul forum la tromba è uno strumento "intonabile"  e ciò riesce più o meno bene in base alla qualità dello strumento, ma soprattutto in base alla qualità dello strumentista, ergo come già detto meno seghe mentali e alè : studiare, affinare l'orecchio, registrare i nostri barriti per correggere e chi se lo può permettere giù lezioni da maestri bravi.

 salut
La cosa più sbagliata è aspettarsi che lo strumento faccia qualcosa che non sappiamo fare.......lo strumento va dominato !! (CF)

Offline Locutus2k

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #5 on: December 19, 2014, 11:17:25 AM »
Ciao Anrapa , ci avevo già pensato, ma al momento , sto riflettendo approfonditamente sulla accordatura della tromba , quindi volevo capire bene come settare bene la tromba prima di avventurarmi in recensioni che potrebbero essere non corrette, perchè sbagliate all'origine. Ho appena finito di digerirmi le varie accordature possibili : naturali, pitagorica, temperata. E stavo cercando di capire quale fosse la più opportuna per la tromba.Ho alcuni quesiti da risolvere e non è questa la sezione giusta. Probabilmente affronterò l'argomento nella sezione dedicata alla intonazione dello strumento. E' importante! Ad es. con la scala temperata la distanza fra oguno dei dodici semitoni è sempre la stessa a differenza dell'accordatura naturale che, se ho capito bene, funziona per armonici). Fatto salva la regolazione con la pompa di intonazione, se si adottasse la scala temperata e si accordassero con l'aiuto di un frequenzimetro o di un accordatore per pianoforte le tre pompe della tromba, si sarebbe ragionevolmente sicuri che premendo il1° ed il 2° pistone, il suono sarebbe uguale a quello del solo 3° pistone. Il fatto che questa accordatura  risulti possibile già ci direbbe che il costruttore non ha commesso errori di costruzione, ma mi viene da pensare che nessun costruttore sarebbe così scioco da non permettere la regolazione delle pompe in un certo intervallo di regolazione tale da non poter correggere l'accordatura,e quindi la prima considerazione che mi viene in mente è che ragionevolmente,nessuna tromba possa risultare, accordata con le pompe tutte inserite!   Bisognerebbe essere sicuri che l'accordatore da noi utilizzato operi alle frequenze della scala temperata. Bel problema!  Io so che gli accordatori elettronici degli accordatori dei pianoforti sono in pratica dei frequenzimetri. Chissà quelli che si trovano comunemente in giro su che tipo di scala operano l'accordatura, qualcuno ne sa qualcosa ? In questo momento mi sono accorto che non ho ben compreso l'affermazione che la scala temperata divide l'ottava in dodici semitoni la cui distanza è uguale fra loro.A quale distanza ci si riferisce, a quella della lunghezza d'onda associata alla frequenza della nota ?

Si, vabbè, ma come suona 'sta tromba?
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Offline Zosimo

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #6 on: December 19, 2014, 11:21:55 AM »
Qui ormai non sona più nessuno tutti Majorana
della tromba  smil
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Offline adrtrumpet

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #7 on: December 19, 2014, 12:57:59 PM »
....mi è venuto il mal di testa già sulla differenza tra accordatura pitagorica e naturale...ci rinuncio...

meglio suonare a manetta con la pompa principale aperta di mezzo metro!!

Offline anrapa

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #8 on: December 19, 2014, 01:06:04 PM »
Ciao Anrapa , ci avevo già pensato, ma al momento , sto riflettendo approfonditamente sulla accordatura della tromba , quindi volevo capire bene come settare bene la tromba prima di avventurarmi in recensioni che potrebbero essere non corrette, perchè sbagliate all'origine. Ho appena finito di digerirmi le varie accordature possibili : naturali, pitagorica, temperata. E stavo cercando di capire quale fosse la più opportuna per la tromba.Ho alcuni quesiti da risolvere e non è questa la sezione giusta. Probabilmente affronterò l'argomento nella sezione dedicata alla intonazione dello strumento. E' importante! Ad es. con la scala temperata la distanza fra oguno dei dodici semitoni è sempre la stessa a differenza dell'accordatura naturale che, se ho capito bene, funziona per armonici). Fatto salva la regolazione con la pompa di intonazione, se si adottasse la scala temperata e si accordassero con l'aiuto di un frequenzimetro o di un accordatore per pianoforte le tre pompe della tromba, si sarebbe ragionevolmente sicuri che premendo il1° ed il 2° pistone, il suono sarebbe uguale a quello del solo 3° pistone. Il fatto che questa accordatura  risulti possibile già ci direbbe che il costruttore non ha commesso errori di costruzione, ma mi viene da pensare che nessun costruttore sarebbe così scioco da non permettere la regolazione delle pompe in un certo intervallo di regolazione tale da non poter correggere l'accordatura,e quindi la prima considerazione che mi viene in mente è che ragionevolmente,nessuna tromba possa risultare, accordata con le pompe tutte inserite!   Bisognerebbe essere sicuri che l'accordatore da noi utilizzato operi alle frequenze della scala temperata. Bel problema!  Io so che gli accordatori elettronici degli accordatori dei pianoforti sono in pratica dei frequenzimetri. Chissà quelli che si trovano comunemente in giro su che tipo di scala operano l'accordatura, qualcuno ne sa qualcosa ? In questo momento mi sono accorto che non ho ben compreso l'affermazione che la scala temperata divide l'ottava in dodici semitoni la cui distanza è uguale fra loro.A quale distanza ci si riferisce, a quella della lunghezza d'onda associata alla frequenza della nota ?

Sono sconcertato, neanche io mi faccio questo tipo di problemi.
La cosa è molto più semplice: se hai un minimo di orecchio si sente a chilometri se una tromba è intonata.
Il problema è, piuttosto: sono in grado di capire se sto suonando un Do diesis col bocchino mentre penso di fare un Do naturale con la tromba? Se non sono in grado di percepire questa differenza è impossibile azzardare anche solo lontanamente un giudizio su una tromba.
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Offline bicho

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #9 on: December 19, 2014, 01:42:03 PM »
Sono sconcertato, neanche io mi faccio questo tipo di problemi.

Tony, hai trovato il tuo erede!!!!  smil
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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #10 on: December 20, 2014, 01:13:25 PM »
Una volta ad un turno con Armando Trovaioli..
premetto che era uno dalla bestemmia facilissima...:


Maestro?
ma questo accordo che lei ha messo 13b potrebbe risultare piu' efficente 5b per poi risolvere 11#
oppure sostituiamo il tritono..per poi ecc ecc

Trovaioli:A Regà! E sonamo porco...
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Offline anrapa

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Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #11 on: December 20, 2014, 01:19:45 PM »
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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #12 on: December 20, 2014, 02:16:58 PM »
Ho sempre suonato la tromba per lo strumento che è, con i suoi problemi di intonazione su alcuni registri, ma mai mi ero posto il problema delle tavole di intonazione, quella Pitagorica, quella naturale, quella tonale, ........insomma , io suono la tromba, con i suoi difetti in alcune posizioni che, penso, un po tutti cerchiamo di aggiustare, ma non mi era mai capitato di trovare una tromba con le corde da poter intonare, ovvero accordare. Siamo di fronte ad un caso veramente eccezionale. stanc tromb tromb cald
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Offline Danzy

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #13 on: December 20, 2014, 04:15:02 PM »
Ciao dirtysound, da come hai posto la domanda devo ammettere che sembra tu stia cercando di trollare tutti, ma dico comunque la mia..
Innanzitutto lascerei perdere l'accordatura pitagorica e quella naturale perché se suoniamo con gli altri e un repertorio moderno (gli ultimi secoli,non son bravo con le date) ciò che ci interessa è il sistema temperato, altrimenti ci servirebbe uno strumento per ogni tonalità,però mettiamo da parte ad esempio il discorso delle terze che vanno comunque spostate rispetto al sistema temperato per essere consonanti.. Premettiamo anche che la tromba in teoria segue la scala naturale e la bravura del costruttore sta nel farsi venire qualche buona idea per spostare i nodi di risonanza (ad esempio del mi, quando il problema sono fondamentali e quinte sono un difetto aggiunto dalla costruzione, non dall'origine naturale della tromba) e far si che gli intervalli siano quelli del sistema temperato, e non quello naturale..
La scala temperata divide l'ottava in semitoni PROPORZIONALMENTE uguali tra loro, nel senso che un tono è uguale alla somma di 2 semitoni, quindi che do# è uguale a reb, che mi è uguale a rex e sopratutto mi# è uguale a fa, cioè il semitono diatonico è uguale al semitono cromatico e questo ci permette di suonare tutte le scale che vogliamo, con il compromesso di rompere alcune consonanze, "di poco".. Questo non significa che la distanza si do sia uguale a quella mi fa, se facciamo la sottrazione delle frequenze si do sono più lontani, ma a noi interessa l'orecchio,e all'orecchio si do, mi fa, do do# hanno tutti la stessa distanza, mentre secondo il sistema naturale do do# sarebbe stato l'intervallo più ampio..
Gli accordatori moderni, per poter essere definiti tali, si rifanno al sistema temperato contando la frequenza della nota che ascoltano, in modo tale che possa accordare lo strumento usando qualsiasi nota e vada bene per qualsiasi scala..

Il problema dei pistoni deriva dallo stesso principio:
premo il primo e scendo di un tono, rispetto a sib
premo il secondo e scendo di un semitono rispetto a sib
premo il primo e secondo e scendo di un tono rispetto a sib e un semitono rispetto a sib, e questa somma non basta, sembra un paradosso!
Se ci pensi premendo il secondo la tromba si accorda in la, e se a questo la togli la stessa distanza che c'è fra sib e lab (note reali) non basterà ad accordare la tromba in sol e qui svelato la posizione 1 2 crescente..

Su quest'ultima cosa son meno sicuro ma mi risulta che il problema maggiore dell'intonazione della tromba è nella costruzione dello strumento e dove questa porta a creare i nodi, altrimenti lo scarto del paradosso dei 3 pistoni di prima sarebbe molto più piccolo..
Tutto questo lasciando perdere il discorso bocchini, che andrebbero intesi come parte, inizio dello strumento stesso..
Spero di essere stato chiaro, preciso (boooh, spero qualcuno confermi ciò che dico altrimenti mi crollano certezze) e non troppo confusionario!
Ma ci pensi se pensassimo tutta sta roba suonando?? Ci credo che son scarso..

Offline Myskin

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Re:Per Anrapa recensione tromba Scodwell
« Reply #14 on: December 20, 2014, 04:25:01 PM »
Ciao dirtysound, da come hai posto la domanda devo ammettere che sembra tu stia cercando di trollare tutti, ma dico comunque la mia..
Innanzitutto lascerei perdere l'accordatura pitagorica e quella naturale perché se suoniamo con gli altri e un repertorio moderno (gli ultimi secoli,non son bravo con le date) ciò che ci interessa è il sistema temperato, altrimenti ci servirebbe uno strumento per ogni tonalità,però mettiamo da parte ad esempio il discorso delle terze che vanno comunque spostate rispetto al sistema temperato per essere consonanti.. Premettiamo anche che la tromba in teoria segue la scala naturale e la bravura del costruttore sta nel farsi venire qualche buona idea per spostare i nodi di risonanza (ad esempio del mi, quando il problema sono fondamentali e quinte sono un difetto aggiunto dalla costruzione, non dall'origine naturale della tromba) e far si che gli intervalli siano quelli del sistema temperato, e non quello naturale..
La scala temperata divide l'ottava in semitoni PROPORZIONALMENTE uguali tra loro, nel senso che un tono è uguale alla somma di 2 semitoni, quindi che do# è uguale a reb, che mi è uguale a rex e sopratutto mi# è uguale a fa, cioè il semitono diatonico è uguale al semitono cromatico e questo ci permette di suonare tutte le scale che vogliamo, con il compromesso di rompere alcune consonanze, "di poco".. Questo non significa che la distanza si do sia uguale a quella mi fa, se facciamo la sottrazione delle frequenze si do sono più lontani, ma a noi interessa l'orecchio,e all'orecchio si do, mi fa, do do# hanno tutti la stessa distanza, mentre secondo il sistema naturale do do# sarebbe stato l'intervallo più ampio..
Gli accordatori moderni, per poter essere definiti tali, si rifanno al sistema temperato contando la frequenza della nota che ascoltano, in modo tale che possa accordare lo strumento usando qualsiasi nota e vada bene per qualsiasi scala..

Il problema dei pistoni deriva dallo stesso principio:
premo il primo e scendo di un tono, rispetto a sib
premo il secondo e scendo di un semitono rispetto a sib
premo il primo e secondo e scendo di un tono rispetto a sib e un semitono rispetto a sib, e questa somma non basta, sembra un paradosso!
Se ci pensi premendo il secondo la tromba si accorda in la, e se a questo la togli la stessa distanza che c'è fra sib e lab (note reali) non basterà ad accordare la tromba in sol e qui svelato la posizione 1 2 crescente..

Su quest'ultima cosa son meno sicuro ma mi risulta che il problema maggiore dell'intonazione della tromba è nella costruzione dello strumento e dove questa porta a creare i nodi, altrimenti lo scarto del paradosso dei 3 pistoni di prima sarebbe molto più piccolo..
Tutto questo lasciando perdere il discorso bocchini, che andrebbero intesi come parte, inizio dello strumento stesso..
Spero di essere stato chiaro, preciso (boooh, spero qualcuno confermi ciò che dico altrimenti mi crollano certezze) e non troppo confusionario!
Ma ci pensi se pensassimo tutta sta roba suonando?? Ci credo che son scarso..

Il tutto si rifà al famigerato "Paradosso di Zenone "  doh
"To me, happiness is knowledge. I am happy when I have learned something". Miles Davis