Esatto, ci vuole una preparazione fisica e "psicologica" notevole, è dura ma i risultati potenziali sono semplicemente fuori dalla portata della quasi totalità degli altri produttori. Chi ha copiato maldestramente alcune misure Monette è riuscito ad ottenere la stessa fatica senza i vantaggi timbrici e di intonazione.
Questa è la materia sulla quale lavoro da qualche anno con Taylor e con Adam, i test che facciamo insieme mi servono per trovare l'equilibrio giusto fra intonazione, suono e feeling di retro pressione.
Da qualche mese sono "sottocoperta" proprio per questo motivo: partendo dal presupposto (purtroppo sottovalutato) che non esiste il bocchino giusto a prescindere perché troppe sono le variabili in gioco (sia per quanto riguarda lo strumento che si accoppia al bocchino che per le labbra ed il modo di protruderle dentro al bocchino), sto facendo esperimenti per cercare di trovare "la legge fisica" che permetta di bilanciare con un bocchino quello che è il naturale prodotto della tromba scelta e del modo di suonare del trombettista. (Quanto spinge, tira, soffia, strizza le labbra Etc)
In questo senso Harrelson offre una scelta molto ampia che, in mano ad un trombettista cosciente di certe meccaniche, può aiutare notevolmente a trovare l'equilibrio giusto. Il problema, semmai, è che sperimentalmente ho verificato più e più volte sia che le sue teorie vanno contro la mia esperienza pratica e inoltre le sue accoppiate tromba-bocchino non portano ai risultati dichiarati.
Voglio intendere che Monette dice: "io sono il più figo e se suoni come ti dico io (se ti pieghi al mio volere) la tromba va una favola", Harrelson invece dice: "Monette dice sciocchezze e i suoi prodotti sono sopravvalutati, io posso fare lo stesso e anche meglio alla metà del costo".
Peccato che fra una Monette ed una Harrelson, se si è competenti ed onesti nel giudicare, ne passa come fra una Panda ed una Ferrari. Non che la Panda faccia schifo: porta comunque da A a B senza rischiare di morire come sulla Ferrari ma le Panda e simili le fanno da 50 anni tutte le ditte di questo mondo, il livello tecnologico è sempre rimasto uguale. Non sono i fronzoli che cambiano la sostanza, è un po' come la Getzen Genesis: me la puoi coprire d'oro, fare le piastre, darmi una custodia in pelle di Dodo, sempre una Getzen rimane e suona, tecnologicamente parlando, come una Getzen.
Non c'è persona che abbia provato la mia Prana 3 (dopo una adeguata "lezione" di un'ora su come funziona e come suonarla) che non sia rimasta sconcertata dalla differenza abissale, nel bene e nel male. Una tromba del genere, quindi, non può essere venduta in un negozio perché arriverebbe Pierino col suo Schilke 14A4A a stuprarla a suon di Ciliegi Rosa 5 ottave sopra la decenza.
Quando sono stato a Lisbona a Novembre mi ha stupito proprio il diverso livello di competenza e comprensione della fisica della tromba, buon segno!
Se però ci fermiamo alla sagra della salsiccia, cosa buona e giusta, ci mancherebbe, non si può pretendere che il giudizio tecnico sia ugualmente valido. E non è la carriera, il diploma, le macchie di salsiccia sulla camicia sbottonata, i Grammy vinti che danno credibilità quando si giudica uno strumento, certi fattori i grandi trombettisti spesso neanche li considerano perché, semplicemente, sono più forti della tromba. La qualità di un giudizio è anche e forse soprattutto figlia delle trombe possedute e suonate veramente in certe situazioni e di una adeguata "guida" a comprendere certi concetti.
Discorso a parte merita il concetto di "si, ma io devo suonare ciliegi rosa a Frattocchie, la Monette mi aiuta?". È ovvio che la risonanza, l'intonazione, la resistenza e mille altre cose perdono di significato.
Insomma, non mi date del Brunello di Montalcino che è come versarlo nel gabinetto. Ma almeno io arrivo a capirlo e a dichiararlo che non fa per me, quanti trombettisti sanno cogliere se il limite è lo strumento o il musicista?
Oggi come oggi non esistono quasi più le vere innovazioni, le Connstellation sono morte decenni fa, le Selmer e le Courtois sono vittime recenti, la maggior parte degli "artigiani" compra le trombe in Asia e le rimarchia, quei pochi che rimangono i pezzi li raccattano negli USA e li saldano. In Europa e soprattutto in Germania e Austria la situazione è migliore ma il mercato e la capacità produttiva non si incontrano adeguatamente e i prodotti rimangono in una nicchia troppo ristretta perché "le sane buone abitudini di una volta" soppiantino il piattume che le grosse multinazionali di hanno imposto.
E noi continuiamo a pagare 3000 euro trombe che ne valgono 300...