Author Topic: Monette  (Read 14776 times)

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Offline Asterix

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Re: Monette
« Reply #45 on: March 07, 2009, 06:38:46 PM »
Come quella di Bosso allora! Anche lui mi faceva notare questa particolarità della leadpipe: è enorme!
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Offline anrapa

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Re: Monette
« Reply #46 on: March 07, 2009, 07:24:31 PM »
Mannaggia a voi, mi state facendo venire voglia di comprare una Prana 3... Quasi quasi chiamo il Giuffro e gli chiedo se posso fare una "lezioncina" (termine che in questo caso corrisponde a "prova della Monette a pagamento con il bonus della lezione vera e propria"... eheheheh).
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Offline anrapa

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Re: Monette
« Reply #47 on: March 07, 2009, 07:44:55 PM »
Riguardo tutti i discorsi sul prezzo, sulle prestazioni, sui paragoni fra le marche concordo con voi: nel mercato delle trombe il marketing è importantissimo. Taylor è convintissimo di produrre strumenti dello stesso livello delle Monette (se non meglio, ovviamente....) ma è altrettanto conscio che se le proponesse al costo di queste ultime non ne venderebbe neanche una. Sa inoltre benissimo che un prezzo come quello delle Monette non è giustificato da un punto di vista del costo delle materie o del personale ma è convintissimo anche che Dave faccia bene a proporle a quelle cifre.
Sul quanto, percentualmente, le Monette o le Taylor valgano più di trombe di altri marchi non si avrà mai una risposta, è un campo troppo soggettivo. Il ragionamento che però fanno gli acquirenti di questi strumenti è "quanto sono disposto a pagare in più per avere quel qualcosa in più che mi danno queste trombe?".
Non è possibile dire che una Monette o una Taylor è SEMPRE meglio di un'altra tromba ma è sicuro che  sono estremamente diverse dalle normali filosofie costruttive. Coloro i quali cercano quel quid diverso non possono far altro che rivolgersi a loro. A quel punto è normale che il prezzo sia più alto.
Facendo un parallelo con le macchine di Formula 1: quanto vale una Minardi rispetto ad una Ferrari? Un centesimo? Quanta differenza c'è nel tempo sul giro? Un secondo su 100? Possibile che 1 centesimo di differenza costi cento volte di più? Non dovrebbe costare un centesimo in più?
Il trombettista che ha bisogno di quel "secondo" in più (il suono, l'intonazione, la suonabilità?) comprerà una Monette e smetterà di impazzire per ottenere un risultato comunque inferiore con strumenti da 2000 euro.

Ribadisco che quel qualcosa in più che cerca un appassionato di questi marchi è, probabilmente, assolutamente ininfluente se non dannoso per mille altri trombettisti. Per questo continuo a sostenere che le trombe migliori, al giorno d'oggi, sono le Yamaha, le Stomvi etc etc: il rapporto qualità prezzo è semplicemente imbarazzante.






P.S.
Poi c'è il discorso dell'estetica e, magari, dello status symbol, ma quelli sono altri fattori...
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Re: Monette
« Reply #48 on: March 07, 2009, 08:14:01 PM »
scusate ma io continuo a non essere d'accordo con questa storia del libero mercato....difatti ha portato alla catastrofe...a partire dall'america....nel senso che i prezzi secondo me dovrebbero essere giustificati nel dettaglio....
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Re: Monette
« Reply #49 on: March 07, 2009, 09:06:42 PM »
Norman dopo la tua recensione....la voglio ancora di piùùùùùùùùùù!!! piang piang
Altro che "no pressing", se non ti "avviti" il bocchino alle labbra non suoni!!!

Offline anrapa

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Re: Monette
« Reply #50 on: March 07, 2009, 09:09:35 PM »
E' un argomento spinoso... innanzitutto bisogna vedere chi ci ha rimesso. Se intendi il ceto medio e quello basso allora concordo. Se intendi il ceto alto allora no. Se intendiamo il ceto "irrangiungibile" figuriamoci... Il mondo è condotto da poche persone e nessuno le può obbligare ad essere altruiste, loro stanno benissimo (anzi, meglio...) e non credo che cambieranno idea. E negli USA questo fatto è ancora più evidente.
Ma anche togliendo Monette dalla disputa e rimanendo in un range di prezzi più abbordabili non credere che ci sia chissà quale rapporto diretto fra costo di produzione e prezzo al pubblico. Non mi è possibile fare esempi di marchi o modelli per non venire scomunicato da vari aficionados o dai produttori stessi ma credimi che ci sono trombe BLASONATISSIME che non valgono neanche un decimo del loro prezzo DAL PUNTO DI VISTA DEI COSTI DI PRODUZIONE, se poi vogliamo considerare anche il valore effettivo come suonabilità o suono... ci sono dei casi veramente vergognosi.
Allo stesso modo esistono strumenti straordinari proposti a prezzi esageratamente bassi ma solo per una questione di marketing.
Il grosso scoglio è la campana: se questa è martellata a mano allora lo strumento costa, ALLA PRODUZIONE, X, se non è martellata a mano allora costa Y.
Il resto dei pezzi sono, in massima parte, solo degli assemblaggi di materiale comprato da altre ditte.
Le saldature vanno comunque fatte, sia sugli strumenti da 100 euro che su quelli da 2000, non aspettatevi di vedere saldature particolarmente migliori sulle linee di trombe più costose...
La finitura non incide particolarmente, viene vista come un costo accessorio che viene in genere girato "pari pari" al cliente. Una custodia particolarmente pregiata più avere il suo costo (e molti marchi infatti non la comprendono affatto lasciando l'onere di acquistarla a parte al trombettista).

Quello che si paga, nel campo delle trombe "normali", sono il blasone, lo studio e la sperimentazione, la pubblicità, gli endorser, "il modello nuovo, chissà come suona bene!!!" e il posizionamento in una fascia di mercato.

Ci sono marchi che ieri vendevano a 1000 il modello di punta, oggi hanno acquisito una certa fama e vendono a 1800, come si spiega? Hanno peggiorato la catena produttiva? Usano materiali diversi ma non te lo dicono? A proposito, meccanica e finitura esclusa, una tromba costa non più di 50 euro in materiale... Le meccaniche di alto livello costano 50-100 euro, quelle "galattiche" sui 500-800 etc etc
Ci sono marchi che danno al venditore un margine del 12%, altri del 30%...

Insomma, non esiste nessuna tromba "normale" ma di alta fascia che abbia un costo anche solo lontanamente giustificabile nel senso di "metallo+manodopera+custodia+finitura+20% di guadagno=costo dello strumento".

Il discorso è totalmente diverso, invece, negli strumenti artigianali. In questo caso si pagano altri servizi: quasi ogni pezzo è fatto a mano e non comprato-assemblato, si può avere qualsiasi modifica e non le solite pompereversecanneggioLargentatacampanaleggerafrenchbeadincisioneanniversariotiraturalimitata, si può "costruire" un suono particolare, si ha un rapporto diretto con il costruttore che ti aiuta nella scelta, si possono provare varie combinazioni, si può modificare in sede lo strumento per affinarlo etc etc

Detto questo torno a ripetere che lo strumento artigianale da 10.000 euro non è necessariamente meglio di una Yamaha 2335 da 400 euro, è solo diverso e, per alcuni, questo è un vantaggio enorme che rende la differenza di prezzo ragionevolissima.
E comunque mi sta meno antipatica una Monette rispetto ad una *************** (il numero degli asterischi non indica il numero delle lettere della tromba, e non vi dirò mai a quale marchio e modello mi riferisco, anche perchè nella lista che segue ho indicato i difetti di diversi marchi) che è stonata, devi andare a cercarla col lanternino perchè "una su mille ce la fa", ha gli armonici troppo laschi, la meccanica spesso fa schifo, non "slotta" su certi armonici, ha un suono sordo, la laccatura si sfoglia, ma la devo pagare 2000 euro perchè sono mille anni che mi dicono che è LA tromba. (e poi la producono in Cina lasciando a casa tante persone nel "primo mondo", mettendoci su un ricarico che definire vergognoso è dire poco...)

Tolti pochi esempi di professionisti che vedono lo strumento come una spesa necessaria per poter lavorare, per la maggior parte di noi la tromba è un capriccio, in quanto tale è quasi sempre una spesa non giustificabile. Eppure ci rende così felici... Non so voi ma io vivo per essere felice. ;)
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Re: Monette
« Reply #51 on: March 08, 2009, 12:46:29 AM »
Bravo Tony! Non conosco bene il mercato delle trombe, ma lavoro nell'ambito della manifattura, e conosco bene queste dinamiche. E' molto più probabile che ci sia un margine 'ingiustificato' nelle produzioni di massa piuttosto che in quelle artigianali o comunque di altissima qualità o tecnologia.

L'unica cosa su cui non concordo è la valutazione dell'incidenza della manodopera, che invece oggigiorno è la voce di costo più importante in pressoché ogni tipo di manifattura. E la cosa è particolarmente vera per le produzioni di alta qualità, dove anche la manodopera è altamente specializzata e, solitamente, ben pagata. E' per questo che non sono molto sicuro di quello che sostiene Taylor sul fatto che i prezzi Monette non siano giustificati da questo. Da quello che tu hai raccontato del laboratorio di Taylor e da quello che oggi mi ha raccontato Giuffredi della fabbrica della Monette, mi pare di capire che si tratti di due strutture abbastanza diverse, come dimensioni prima di tutto. Il che ovviamente non significa che necessariamente Monette faccia trombe migliori di Taylor! Ma secondo me i costi di produzione non sono gli stessi, a fronte di volumi di produzione simili.

Non penso poi che centri molto il discorso del libero mercato e di tutto quello che ha causato la crisi: le produzioni come Monette e Taylor invece sono proprio l'antitesi di questo modo di concepire l'economia. Se Monette e Taylor puntassero solo a fare soldi, fare trombe da 3/7000 Euro sarebbe una perdita di tempo e basta... Il mercato selvaggio, quello che mette il profitto al di sopra di ogni altro valore, è proprio quello invece che porta le produzioni laddove il risparmio di costo è maggiore e che spinge verso una produzione dozzinale, ancorché economica. E' quello che mette in ginocchio Calicchio e fa sostanzialmente sparire marchi storici e gloriosi...

Dal punto di vista personale, l'esperienza odierna, insieme alla prova della tromba di barbagianni ed al fatto di aver sentito Giuffredi suonare le Taylor, rafforza la mia opinione (da dilettante scalzacani) che le Monette abbiano ancora qualcosa di più delle Taylor. Le trovo più versatili, ed anche più 'gratificanti' per il trombettista, nel senso che restituiscono più suono anche dietro, mentre le Taylor, che sono più massicce, lo fanno di meno. Penso che la Monette abbia più 'colori' di suono rispetto alle Taylor, per lo meno rispetto a quelle che ho avuto il piacere di provare personalmente e di sentir suonare. A livello di suonabilità invece devo dire che siamo lì. La macchina è la stessa, la 'morbidezza' pure.
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Offline anrapa

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Re: Monette
« Reply #52 on: March 08, 2009, 01:38:33 AM »
Concordo con la tua analisi, non ho però detto che la manodopera incida poco nel costo, è vero invece che questa devi comunque pagarla e, per certi tipi di lavori inerenti le trombe, che tu saldi uno strumento da 300 euro o una da 3000 le saldature saranno sempre le stesse perchè, al giorno d'oggi, non esiste più nessuna marca seria che metta degli inetti a saldare i modelli di basso costo. Il controllo di qualità è notevolmente alto e certi errori non se li può più permettere nessuno.
Riguardo Taylor: non pensa certamente che una Monette debba costare 5000 euro, ritiene però che quei 1000-2000 euro in più li faccia pagare grazie al nome che si è creato (meritatamente...). Ho con Andy parlato di manodopera, di costi per le attrezzature, di pubblicità e di altro ed è venuto fuori, ovviamente, che alcune voci sono "accessorie" e vanno a gravare inutilmente sul costo dello strumento. Faccio un esempio molto pratico: ci sono molti trombettisti famosi che usano o hanno usato le Taylor ma Andy si rifiuta categoricamente di regalare o anche solo scontare i propri strumenti sperando in una buona pubblicità. Questo atteggiamento porta ad una pubblicità minore ma anche ad un numero di clienti "fidelizzati" molto alto. E non c'è cosa più brutta per un produttore di strumenti musicali vedere il proprio endorser "tubare" con mille altri marchi rivendendosi ogni volta la tromba precedente per farci su qualche soldino... La pubblicità negativa che ne deriva è una vera e propria mazzata!
Il numero di strumenti costruiti da lui e da Monette, in un anno, è praticamente lo stesso (70-80). Non potendo costruire più di quel numero di strumenti ed avendo un "giro" che gli assicura quelle vendite tutti gli anni non vede perchè dovrebbe investire in pubblicità. Questo minore costo è a vantaggio del cliente (e anche del produttore). Monette, FORSE, adotta una politica diversa. Non che abbia bisogno di Marsalis o dei tantissimi altri testimonial per vendere le trombe... ma certo questa pubblicità ha un costo. Se aggiungiamo le modernissime attrezzature di cui dispone (Taylor ha un tornio della fine del 1800... una volta funzionava collegato ad un mulino ad acqua......) è normale che le sue trombe debbano costare di più. Quanto di più è, per noi mortali, difficile dire. La mia IPOTESI è che Monette ricarichi più di altri marchi semplicemente perchè è un prodotto di estrema elité ed è giusto che venga premiato per l'altissimo livello della sua manifattura.
Torno a fare un esempio riguardo le automobili: se io fossi la Ferrari (e non la FIAT...), visti gli immensi investimenti necessari per progettare automobili di quel livello, non mi accontenterei di GUADAGNARE 10.000 euro a macchina, come farà per esempio il Sig. BMW sui modelli di punta. Visto il rischio di investire tali immense somme io mi metterei nella condizione di STRARIPAGARMI gli investimenti fatti lucrando molto di più su ogni singola automobile sfruttando il fatto che il mio prodotto è estremamente elitario. Questa non è ingordigia ma una sorta di assicurazione sul futuro, mi spiego meglio: se la FIAT si trova in un momento di recessione sicuramente basterà mettere qualche migliaio di persone in cassa integrazione (che tanto paga Pantalone...), chiudo qualche stabilimento ed il gioco è fatto. Se la Ferrari (dai, forse la Ferrari non va bene come esempio, è della FIAT e godrebbe degli stessi vantaggi, in modo collaterale...)... "Vostro Onore, riformulo!"
Se la Koenigssegg dovesse sbagliare un progetto in modo clamoroso salterebbero tutti gli ordini e lui si ritroverebbe a non poter più guadagnare nulla dovendo ancora ripagare tutti i prestiti per l'acquisto dei macchinari, delle strutture etc etc... Per i piccoli, seppur elitari, produttori non ci sono scappatoie, la politica non ha pietà in quei casi: i voti di 100 persone non contano come quelli di 50.000.
Per questo motivo, se fossi l'amministratore della Koenigssegg, sfrutterei il fatto che le mie auto si vendono comunque già solo perchè sono elitarie e ricaricherei come un matto, tanto gli sceicchi non sono tipi da trattare per 500 euro di sconto...
Queste nicchie di mercato sono un mondo a parte, è normale che si comportino diversamente dal resto del globo terracqueo.
Ma a dirla tutta (e qui l'off topic diventa schizofrenico...) è il resto del mondo a non capire come si fanno gli affari: il cliente è quasi sempre miope, guarda solo ed esclusivamente il cartellino del prezzo, non si fa più le domande di una volta, non controlla la provenienza della merce, non bada al servizio post vendita, alla garanzia, al negoziante che ti spiega il prodotto. E le orde di nuovi dirigenti rampanti che hanno studiato presso costosissime università hanno imparato solo ad "efficientare" i costi cercando di proporre il prezzo più basso possibile al cliente finale dimenticando che, così facendo, riducono anche i margini di guadagni... ed un'azienda che vive solo grazie a risicatissimi margini moltiplicati però per milioni di pezzi, sperando magari di ripagare i debiti grazie ad un utopico trend di crescita che mai finirà, è quanto di più instabile possa esistere. E farebbero bene a fare ammenda quelli che frignano perchè la Cina ci sta facendo il culo a strisce e poi vanno a comprare la maglietta cinese al mercato...
E ora chiudo questa farneticante (e non richiesta...) invettiva contro l'economia mondiale con uno dei più scontati proverbi: chi è causa del suo mal pianga se stesso!



E' l'una e mezza di notte, sono partito con l'idea di scrivere che la cosa più saggia da fare è, comunque, provare quanti più strumenti possibile SENZA FARSI INFLUENZARE DAL PREZZO, perchè non è il prezzo che fa la tromba. Senza un motivo mi sono ritrovato a parlare, senza averne alcuna cognizione, di economia... diamo la colpa al sonno?

Ciao!
Tony
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Re: Monette
« Reply #53 on: March 08, 2009, 09:13:04 AM »
il discorso è molto ampio, su certi punti sono molto d'accordo su altri no

1) la musica e gli strumenti per me dovrebbero essere alla portata di tutti e non un discorso d'elite come in passato...mi fa venire i brividi il fatto che non tutti possano avere l'accesso all'arte

2)il mercato ed il sistema economico mondiale del 900 ha fallito e questo è un dato di fatto
non lo dico io ma i più illustri economisti (naturalmente non controllati dalle major)
persino l'america ha rivalutato il mercato selvaggio difatti OBAMA la prima cosa che ha chiesto di fare è di cercare di porre dei freni e dei controlli al mercato(era ora)

3)è vero quanto dici sui potenti che continuano ad arrichhcirsi sempre di più a discapito del ceto medio, ma è anche vero che in USA i colossi crollano di giono in giorno vedi General Motors e tutte le banche quindi non vedo perchè non possa crollare monette prima o poi

4) la tua è un'analisi di quello che accade anche giusta direi...al contrario la mia è una condanna non contro monette ci mancherebba ma verso tutto il sistema

5) sono anche convinto che non è il costo di produzione dei materiali in genere la cosa sbagliata ma il fatto che non si mettano tutte le altre persone in condizioni di aquistare il suddetto bene...a ragion di questo infatti trovo assurdo che se vado a lezione dal maestro X mi debba chiedere 80 euro e magari devo anche spostarmi con il treno e ne spendo altre 80 e fanno 160....e magari mio padre è un operaio che guadagna 1300 euro almese ed ha tre figli che vorrebbe far studiare e quindi non può....naturalmente è giusto che il maestro si faccia pagare il lavoro svolto negli anni ma non è giusto che io non possa permettermelo

6) dico che l'artista dovrebbe porsi questi problemi in quanto tale(scusate se ho una visione alquanto romantica dll'arte)...e quindi boicottare quando si può

scusate lo sfogo personale ma è quello che penso
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Re: Monette
« Reply #54 on: March 08, 2009, 10:56:39 AM »
Eh... la questione si fa interessantissima, provo a rispondere ai tuoi punti:

1) Gli strumenti sono accessibili a tutti, con 400 euro puoi acquistare una tromba perfetta per fare il conservatorio e anche la carriera in orchestra. Nessuno ti obbliga a comprare quelle da 10.000.
2) L'economia è fallita per una certa fetta (enorme...) del mondo. Io faccio parte di quella fetta ma chi tira le fila non la pensa come noi...
3) Quando crollano i colossi stai tranquillo che chi ne è a capo ha trovato un modo per salvarsi, chi ci perde veramente sono i lavoratori.
4) Concordo
5) Nessuno ti obbliga ad andare da chi chiede 80 euro all'ora, ci sono i conservatori pieni delle stesse persone che, fuori, chiedono un sacco di soldi.
6) Concordo
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Re: Monette
« Reply #55 on: March 08, 2009, 11:31:02 AM »
Io sono un pessimo economista ma livellare tutto ucciderebbe la fantasia! Togli la possibilità di "sognare" certe cose e tutto diventa grigio: io almeno la penso così...
Se tutti potessimo comprarci la Ferrari che mondo piatto sarebbe? L'irraggiungibile è il motore della fantasia: che palle se fossimo tutti uguali... polliceg
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Re: Monette
« Reply #56 on: March 08, 2009, 11:35:39 AM »
Madonna, qui entriamo in un discorsone...

Mildav, quello che dici è condivisibile. Però quello che lamenti tu non centra con chi produce strumenti, ma semmai con il fatto che ormai i concetti di giustizia sociale e servizi pubblici sono finiti nel cesso... Tutti dovrebbero avere la possibilità di studiare la musica, e questa possibilità dovrebbe essere assicurata dalla scuola. E' vergognoso che nella scuola italiana la musica non abbia che un ruolo di comparsa... La musica è parte FONDAMENTALE della nostra cultura, come valore educativo è al pari della storia. Per secoli l'Italia ha letteralmente insegnato musica al mondo, ma oggi gli studenti italiani a malapena lo sanno... Se la musica fosse presente a scuola, non solo tutti avrebbero la possibilità di studiarla, ma ci sarebbero opportunità di lavoro per tantissimi musicisti. In America in molte scuole hanno le orchestre e le big band fin dalle elementari! Quindi non è certo Monette il problema... Come dice Tony, ci sono tantissimi buoni strumenti disponibili a prezzi accessibili a tutti. E la tromba da questo punto di vista è uno degli strumenti più 'democratici'.

Quanto ai maestri, io vado alla Civica di Milano, dove insegna Giuffredi: pago quasi 800 Euro l'anno, e frequento due volte alla settimana. Su 9 mesi di corsi sono circa 70 lezioni. Praticamente 12 Euro a lezione... La civica di Jazz è più o meno uguale, e ci insegna Soana. Nonostante questo la maggior parte degli studenti sono adulti... Di bambini ne ho visti due. Dove sono gli altri? Te lo dico io: a giocare a calcio o a perdere tempo con la playstation...

Allora ti ripeto: per quanto l'Italia come offerta educativa faccia ridere rispetto ad altri paesi (che non hanno la tradizione musicale che abbiamo noi), le possibilità ci sono, ma manca la cultura musicale. E non è un problema di soldi, ma di volontà. Noi appassionati di musica e di strumenti qui sul forum siamo mosche bianche! Siamo gli ultimi dei mohicani! E' questa la vera tragedia...

Quanto all'economia, è semplicemente il frutto di un fatto: che oggi contano solo i soldi, a tutti i livelli. Chi fa impresa, salvo casi eccezionali, non ha più coscienza del fatto che l'impresa ha anche una funzione sociale, dei doveri verso la comunità. E la politica asseconda questo modo di pensare. Ma è anche il pubblico che ragiona così, ed è per questo che stiamo andando a rotoli: perché la gente si è indebitata per inseguire stili di vita effimeri ed al di sopra delle proprie possibilità. Tempo fa ho visto una trasmissione sui cassintegrati di non so quale azienda, ed uno di questi diceva che si vergognava perché non poteva regalare la playstation ai figli... Ora, con tutto il rispetto per uno che vive la tragedia della cassa integrazione, ma se in una situazione del genere la tua preoccupazione è la playstation per i figli, secondo me hai dei problemi come persona e come genitore. Anche a me piacerebbe comprarmi la Monette, ma 7000 Euro per una tromba non li posso spendere, e posso vivere benissimo senza Monette. Allo stesso modo un bambino può crescere benissimo (e forse anche meglio...) senza Playstation... Ma la cultura dominante invece ci spinge a pensare che queste cose invece siamo fondamentali. E' il materialismo che trionfa e contemporaneamente ci porta alla rovina.

Non è una questione di economia, è una questione di valori. L'economia è quello che è perché i principali valori fondanti la società occidentale oggi sono i soldi, il potere, il benessere materiale. Cultura, tradizioni, spirito di comunità, solidarietà... Tutte cose fuori moda. L'economia è un insieme di strumenti, la cui struttura è dettata dagli obiettivi posti dalla società. Se l'economia è così, è perché è la società ad essere così, non il contrario.
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Offline lucap

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« Reply #57 on: March 08, 2009, 11:55:24 AM »
Non sono molto qualificato (economia è l'unica materia che ho sempre digerito male) ma qualcuno che difenda il libero mercato ci vuole pure!
In Africa le crisi (carestie) le pagano con qualche milione di morti. in Cina in URSS e nei paesi fascisti non c'è/non c'era bisogno delle crisi per stare male...

PS ovviamente quello che dice Norman è molto saggio, però anche se le persone che pensano solo ai soldi non sono certo il mio ideale, non possiamo volere che non ci siano.
« Last Edit: March 08, 2009, 12:00:50 PM by lucap »
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Offline mildav

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« Reply #58 on: March 08, 2009, 12:03:58 PM »
ragazzi mi dispiace ma non riesco ad essere d'accordo con questa storia....

il mio è un discorso che prende spunto da dave monette come azienda ma va oltre...se tu un giorno irrompi nel mercato con una tromba che costa 10000 sei libero di farlo(io non la darei questa libertà e non perchè io stalinista)ma sappiate che il mercato funziona anche a tendenze e sopratutto la regola vuole che vince il più forte, per tanto da quel momento in poi molti altri sentiranno il dovere di aumentare i prezzi anche i cinesi infatti sta succedendo con molte aziende cinesi che i prezzi li stanno tirando su e non perchè ad un certo punto abbiano cominciato a trattare meglio gli operai cinesi(scordatevelo in cina)ma solo perchè loro hanno capito di non essere deficenti rispetto al resto del mercato.

ripeto il concetto che quello che noi paghiamo su tutti i prodotti e non solo sulle trombe è la pubblicità ed il marketing e le azioni in borsa non la materia viva(non lo dico mica solo io questo... è il motore del capitaliscmo da 100 anni)...

io scusate ma proprio non ce la faccio a giustificare il fatto che una monette costi 10 volte la mia yamaha 8310....signori parliamo davvero di 10 volte di più...ad un certo punto comincio a pensare anche ad una sorta di effetto placebo e cioè che anche tu stesso per giustificare il fatto che abbia speso 10000 euro ti autoconvinci che monette è un altro livello punto e basta.


Giuffredi è diventato quello che è ed ha suonato in tutto il mondo per hanni con una bach adesso voglio capire cosa succederà se suona con una monette che costa 10 volte di più...sarei curioso
giuseppe mariani
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Re: Monette
« Reply #59 on: March 08, 2009, 12:11:05 PM »
dimenticavo per esempio che io uso un  bocchino monette che trovo faccia la differenza dagli altri bocchini...ma in questo caso penso sia giusto farlo pagare qualcosa in più e cioè il triplo di un bocchino medio all'incirca (bocchino medio 80 euro - monette 270 euro)anche perchè è un prana ed è placcato d'oro.....ma ve lo immaginate un bocchino che costa 10 volte più del normale e cioè tra le 800 e le mille euro?

sarebbe da pazzi....
giuseppe mariani
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