Ciao a tutti!
Finalmente lunedì, dopo tre settimane, ho ricevuto il microfono a clip di cui dicevo nel post precedente e, avendo avuto solo oggi un po' di tempo, ci ho giocato per tutto il pomeriggio. Vi riporto quindi le mie impressioni.
Premetto che il microfono ricevuto (e908B-ew) non è lo stesso da me ordinato (e908T-ew), in quanto Sennheiser ne ha smesso la produzione e lo ha sostituito con quello ricevuto (del quale, comunque, si può trovare ancora qualche esemplare presso Amazon.com -
http://www.amazon.com/Sennheiser-Supercardioid-Condenser-Instruments-sensitivity/dp/B001H30YUK/ref=sr_1_1?s=musical-instruments&ie=UTF8&qid=1427575140&sr=1-1&keywords=Sennheiser+e908T-ew)
Ho dovuto quindi acquistare anche il relativo alimentatore
phantom, facendo così lievitare la spesa a circa 350 €.
Il che sarebbe stato anche uno sforzo economico accettato se il microfono avesse soddisfatto le mie aspettative, ma così non è stato.
Per fare il test, ho utilizzato la mia
Holton MF ST-302 del 1983, a cui ho applicato sulla campana sia il
Sennheiser che il
Beyerdynamic (il microfono che avevo in precedenza), e ho scelto un vecchio brano del 1933 (
Stormy Weather) in tonalità di Fa maggiore, la cui estensione rimane nell'ottava centrale (Sol 2 rigo - Sol sul 5 rigo) proprio per non avere variazioni di volume e intensità su eventuali note basse e/o acute.
Ho inciso quindi su di un registratore multi-traccia (Zoom R16) la base da me realizzata su due canali stereofonici e la tromba su altri due canali monofonici (uno per ogni microfono) per sentire ed analizzare in seguito le differenze di resa e timbro dei due microfoni.
E questo è quello che ho sentito:
Il
Beyerdynamic si è comportato egregiamente, rendendo un timbro limpido e brillante con una buona presenza;
Il
Sennheiser, invece (nonostante un costo più che doppio), ha reso un timbro più scuro e ovattato, anche se con una miglior resa dinamica (ha inciso ad uguale volume, pur avendo il guadagno di ingresso regolato più basso).
A questo punto, sono indeciso se rivendere il
Sennheiser (ma non so se il gioco vale la candela), o tenerlo ed usarlo in quelle rare occasioni in cui dovessi usare il mio flicorno, evitando così di fare
zapping microfonico...
Morale della favola: non sempre quello che costa di più vale di più (almeno per me in questo caso).
P.S.: seguendo il suggerimento di Paolo Raineri, sono riuscito a regolare meglio il bilanciamento tra guadagno di ingresso e volume, e ora - facendo anche attenzione a non fare troppo "movimento" con i pistoni, le registrazioni con il
Beyerdynamic sono migliorate di molto.
Grazie, Paolo!