Hi everyone!
Sto seguendo sempre con molta attenzione tutto quello che scrivete e, se non intervengo, è solo perché la mia ignoranza in materia è semplicemente abissale.
Sto cercando di capire (a fatica) che il mondo di Monette è molto particolare, per non dire unico.
Tra qualche giorno avrò la bella opportunità di provare, grazie alla grande gentilezza di Tony, uno di questi eccezionali manufatti e così potrò dirvi se e quale effetto avrà su di me.
Ma per ritornare allo spirito iniziale del post, mi sono permesso di rubare una citazione di Zosimo fatta in un altro topic che, almeno per me, calza a perfezione:
Maynard, Chet, Miles non avevano i Monette e né trombe da 50000 euro, però hanno fatto musica e sono rimasti nella storia...
Tenendo lungi da me anche il più lontano paragone con simili mostri sacri, devo però dire che forse è proprio questa l'essenza dell'argomento: la tromba esalta il trombettista o il trombettista esalta la tromba? Ai posteri l'ardua sentenza...
Scherzi a parte, è ovvio che la tecnologia progredisca (e meno male), ma penso sempre che il talento debba essere sempre la principale parte in causa.
Anni fa, in una intervista rilasciata alla rivista musicale americana "Wind", Maynard Ferguson (che ho avuto la fortuna di conoscere e l'immensa gioia di poter stringere la sua mano nell'unico concerto live tenuto nel giugno del 2000 a Ciampino), alla domanda del giornalista sulla struttura delle scale eoliche, temperature dell'intonazione e intervalli spezzati, rispose semplicemente:
"Uh?... I don't mind of this, I simply get my trumpet and play"...