E' indubbio che le migliori meccaniche siano le Bauerfind-Getzen-Schilke etc. Non ho mai avuto l'occasione di provare le Wedgewood, se non ricordo male sono le uniche al mondo ad avere un profilo interno "ovoidale", una delle poche innovazioni degli ultimi 100 anni.
La meccanica Schilke ha il problema di avere fin troppa poca tolleranza, molti trombettisti, io compreso, la fanno "grippare" perchè la stringono troppo fra le mani. Questo fenomeno è molto più comune nei primi modelli che ha costruito. Reynold era letteralmente impallinato per la questione della minima tolleranza nella meccanica. Dopo gli anni '70 (e dopo l'infausta collaborazione con la Yamaha...) hanno prodotto meccaniche molto più "tolleranti".
L'altro ieri ho provato la QUINTA tromba prodotta da Schilke (è un prototipo di una B1, che Taylor custodisce gelosamente, un vero e proprio oggetto da collezione!!!), non ha neanche il nome inciso, la numerazione del seriale segue la regola: Numero tromba, Mese, Anno. La cosa che mi ha colpito è che non suona per niente come le Schilke odierne, è completamente diversa. Suono scurissimo, molto più corposa, a tratti ricorda una Bach!!!
Le Monette usano le meccaniche Getzen, ultimamente dichiarano di aver comprato un macchinario nuova per fare delle meccaniche direttamente in azienda ma "l'uccellino" mi ha detto che continuano a prendere molti pezzi (meccanica compresa) da Getzen.
Per quanto riguarda le trombe vintage bisogna fare un discorso a parte: col tempo si consumano così tanto che scorrono magnificamente (la mia cornetta del 1915 funziona a meraviglia anche senza olio....), peccato che perdano tutta la compressione.
Insomma, non si può valutare la meccanica solo dalla velocità, bisogna anche vedere quanto è soggetta alla corrosione, quanto è "precisa", quanto è durevole etc etc