Ma infatti non è che non c'è niente dopo la svolta di Miles. C'è tutto il mondo della Fusion in tutte le sue sfaccettature... Ma siamo seri... Sono passati 46 anni dalla svolta di Miles, ed anche il mondo della Fusion ha fatto il suo tempo. Ma dove Miles aveva visto veramente lungo era nell'individuare nel Funk il nuovo asse di sviluppo della musica nera.
Quanto alle etichette, capisco quello che dici, ma questo fatto di vedere jazz ovunque ci sia improvvisazione è un equivoco, un'inversione di concetti. In primo luogo l'improvvisazione non definisce il jazz, ma è un tratto comune alla stragrande maggioranza delle musiche popolari nel mondo. Inoltre è un tratto comune ed importante di tutta la musica di origine africana. Basta un ascolto superficiale per capire la differenza tra un Cantaloupe Island (parlo di versioni originali...), che è senz'altro jazz (anche se non propriamente swing) è un Pick Up The Pieces, che nonostante sia un pezzo con struttura tema-improvvisazione-tema è senza ombra alcuna puro e semplice funk. E' chiaro che il jazz ha influenzato molta parte della musica successiva (basti pensare a come le grandi cantanti jazz abbiano influenzato lo stile del canto nella musica leggera), ma queste influenze non bastano a definire jazz tutto quello che di queste influenze risente. La caratteristica distintiva del jazz è il suo modo di concepire il ritmo, è lo swing, che è molto più degli ottavi "sfasati", è quella cosa che nessuno è in grado di definire, ma che senti subito se c'è o non c'è. Nel funk, nel soul, nell'r'n'b e nel rap tendenzialmente non c'è, c'è un'altra cosa che si chiama "groove", è un altro stile, un altro "mood". Stile che, beninteso, è il frutto di tutta la tradizione afroamericana precedente, jazz compreso, ma che è qualcosa di nuovo. Nel funk magari capita che un sassofonista suoni una frase be-bop, è normale, ma l'impalcatura di un'improvvisazione funk è la pentatonica, e niente più. Melodicamente il funk è più figlio del blues che del jazz. Ritmicamente è figlio più del r'n'b e del Gospel. L'hip hop è figlio del funk. Miles capì prima di tutti che la strada che avrebbe preso la musica nera era quella, e ci si buttò a capofitto. La sua non fu semplicemente una svolta, fu una rottura.
Poi vabbè, se preferiamo usare il tuo punto di vista, allora tutto è jazz, e niente è jazz. A quel punto si fa prima a rispolverare la famosa frase di Duke Ellington, per cui esistono solo due tipi di musica: quella bella e quella brutta... ;-)